La crisi e voglia di guardare avanti

Per toglierci ulteriori pregiudizi su quanto la crisi stia uccidendo la Grecia, e per capire che la realtà è ben più articolata di quanto i giornalai nostrani vadano spiegandoci ogni giorno, arriva questa bella notizia divulgata oggi da Ekathimerini.
La Grecia si è posizionata prima, tra 11 nazioni europee, in una competizione indetta da WWF tra chi meglio sia stato in grado di ottimizzare il proprio consumo energetico. Tra i criteri per assegnare la vittoria, il numero di famiglie partecipanti per nazione, e il miglior differenziale di risparmio energetico conseguito.
Ora la vittoria, proprio davanti alla Germania, e qui di simbologie ne possiamo individuare parecchie, ci fa capire che la voglia di vivere, innovare e guardare avanti all’ombra del Partenone è forte più che mai, nonostante tutto.
In questo ragionamento calza a pennello un confronto tra l’Italia e la Grecia odierna: le nostre civiltà e culture hanno tantissimo in comune, ma ad Atene e dintorni non manca la voglia di esplorare la modernità, concetto che per noi sembra caduto nel dimenticatoio. A partire dal wifi gratis ovunque, alle miriadi di bar e ristoranti curati e gestiti con cura, ai piccoli hotel attenti alle tradizioni architettoniche locali, una metropolitana gestita molto bene e traghetti che surclassano la nostra vituperata Tirrenia.
Tutto questo provando a dimenticare le grandi opere che hanno accompagnato le olimpiadi e ampliato il solco dell’ormai insanabile debito pubblico. La modernità del conservare e innovare quello che si ha, dell’agire diffuso puntando alla qualità e sulla sostenibilità. In questo senso, il risparmio energetico è l’apice dello sviluppo che ìimmediato futuro ci chiede. A partire dal nucleo famigliare.
Forse Atene si sconterà con il nero spettro del default, ma a noi sembra che le basi per ripartire siano più solide, al di là dello Ionio.
Che ne pensate?