Cominciamo il nuovo, lungo report in diretta. Comincia con un ovvio viaggio a Mykonos . Grecia Mia nasce così. Non è solo un tour operator. Siamo noi, i nostri viaggi, i nostri racconti e le nostre ideologie applicate a un paese che si aggrappa al turismo per restare vivo. Personalmente, però, non vogliamo che ne muoia, e allora la selezione è d’obbligo.
Lo scopo del viaggio? Tutti ci dicono vacanza, in realtà è aggiornamento professionale, anche vacanza, amore, lavoro: come sempre tutto si mescola nelle nostre vite e né Andrea né Katerina riescono mai ad afferrarne il contorno. E come sempre, partiamo a fine agosto, biglietto di sola andata, nello zaino computer e reflex, e tanto entusiasmo, mentale. Perchè le pile fisiche sono scariche, è stata una stagione lunga e complessa, piena di novità e inondata di richieste.
Il ritorno? Ipoteticamente a metà Ottobre. Forse da Rodi, o da Atene, o da Kos, lo scoprirà chi avrà voglia di leggerci sino alla fine.
Scendiamo dalla scaletta dell’aereo ed è subito touchdown-Mykonos.
Sotto il segno del caldo. Sarà l’ozono sempre più sottile, il cambiamento climatico globale, ma il sole picchia inferocito: l’estate 2014 sarà ricordata per poco o nulla meltemi e tante ondate di calore anche sopra i 40 gradi. Un contrasto notevole, per noi che ci siamo appena lasciati alle spalle la Genova più piovosa di sempre, tanto da far confondere Piazza de Ferrari con le torbiere della verde Irlanda.
Siamo approdati nel mondo del glamour, delle lusso e del tutto esaurito anche a settembre. Mykonos è intramontabile, quasi eterea, luccicante, costosa e, se chiedete a noi, qualitativa.
Quando si parla di soldi, e spesso tanti, si fa presto a liquidare. Ma serve sottolineare che quest’isola non è solo una trappola per il portafoglio: la qualità di quello che spendi a Mykonos la percepisci subito. Mykonos è rock-solid: l’esperienza ci ha insegnato che i greci sono degli animali da combattimento nel business del turismo, e sappiano offrire tanta di quella qualità che a noi italiani spesso sfugge sotto il naso. Mykonos in questo senso è il vertice della piramide. Ricevi quello che paghi. Piscine, tramonti, arredamento, moda, consumismo e ostentazione. Per vedersi e farsi vedere, come lei non ce n’è. Per chi ama lo stile, la bellezza e la gioventù dell’estate, Mykonos è musica e garanzia.
Mykonos è sempre massa, sia chiaro. Dividi i suoi vicoli con croceristi, bellocci, bambini, famiglie, macchine fotografiche e pellicani, ma lo senti, la vita e l’energia pulsano forti, sempre brillanti e implacabili come il sole della strana estate 2014.
Sono le 18 e ci sediamo presso i nostri amici albergatori e sorseggiamo il primo elleniko di questi lunghi due mesi. Ė tempo di tramonto e ci immergiamo subito nell’atmosfera che più ci piace, veder la luce che fa brillare il mare, ridere e scherzare di facezie lavorative e turismo che chissà dove andrà, su quello che è stato e quello che sarà nella politica di queste isole. A proposito, sai Andrea che lo stato ci tartassa di tasse, vero? Se vogliono un po’ di terra, che portino qui un camion e se la prendano, che altro non gli possiamo dare!
Magari non dura questa vita dorata, magari lo vedi quel campo li sotto, beh se tutto va male, potremmo coltivarlo, no?
In attesa di quel giorno, trattiamole bene queste isole che il mito è nato qua, i leoni di Delos ci sentono e Naxos dove vive Dioniso è proprio dietro l’angolo. Bello far vagare i discorsi, ed intanto ci rinfreschiamo dopo il viaggio con un tuffo in piscina. Lasciamo il glamour e il cavo paradiso alla prossima volta, che domani andiamo a Syros. Alla ricerca dell’anima delle Cicladi. Non può essere solo il soldo, dai.
Ogni volta è diversa. Questa è solo la prima sera di questa lunga estate, non affatichiamo il cervello e affondiamo i pensieri sotto fresche, candide, lenzuola che profumano di buono, di casa, di estate e di Grecia Mia.