La rivolta del Politecnico di Atene – 17 novembre 1973

Era il 1973 e gli studenti greci del Politecnico di Atene che manifestavano proprio in difesa di questi principi furono massacrati dai carri armati del regime dei Colonnelli.

Il colpo di stato militare da cui tutto ebbe inizio venne condotto da Georgos Papadopoulos nel 1967. Da allora la Grecia fu governata da una tostissima giunta militare durata i sette anni più controversi della storia moderna della nazione, poi terminati nel luglio 1974.

In quegli anni, la tensione in Grecia era alle stelle. Non si poteva uscire dopo una certa ora di notte, non si poteva camminare per più di un massimo di due persone insieme, era vietato ascoltare alcuni cantanti, era fatto divieto di ospitare più persone nelle loro case e, naturalmente, non c’era libertà di stampa!

Perciò il 17 novembre 1973 in Grecia è una giornata storica proprio perché segnò l’inizio della fine di questa dittatura. La misura popolare era colma, e gli studenti del Polytechnio (Università Tecnica) di Atene avevano costruito una, ovviamente illegale, stazione radio e esortato la gente a protestare con un motto chiaro e conciso:
“Psomi, paideia, Eleftheria!” è diventato lo slogan = “Pane, istruzione, libertà”.

Il fuoco divampò presto, e gli studenti si asserragliarono nel campus e furono appoggiati da centinaia di migliaia di persone. L’esercito intervenne con gli idranti e, passato attraverso i cancelli, assassinò alcuni studenti. Un fatto che rese il popolo greco ancora più coeso, e l’anno successivo fu in grado di scacciare la giunta.
Il 17 novembre, da allora, è diventato festa stessa della scuola!