Carrello

Il carrello è vuoto

Subtotale
Acconto
  • American Express
  • Apple Pay
  • Mastercard
  • PayPal
  • Visa
Salonicco

Salonicco

La seconda città della Grecia ne è anche il cuore

Salonicco è una metropoli giovane, eccitante, perfetta per un city break invernale come per soggiorni più lunghi in cui inserire anche le tante attrattive dei dintorni, come la Penisola Calcidica. Ma soprattutto, Salonicco è imprescindibile per capire il sentimento di una nazione. Quante volte vi sarà capitato di trovarvi a cena in una taverna di una qualsiasi isola greca, e ascoltare quelle canzoni tutte loro, che fanno così tipico, che fanno ristorante greco. Magari, vi sarete anche chiesti di cosa parlano i testi di quelle canzoni. Ecco, spesso parlano di Salonicco. Lo fanno tramite la voce di uno dei suoi figli prediletti, Dimitris Mitropanos.   Sentite qua, chi è già stato in Grecia sa di cosa stiamo parlando: se non è amore questo…

 

 

EST! EST! EST!

Tessaloniki
Palazzi del centro, nei pressi di Piazza Aristotele

È una città sicuramente ai margini del turismo di massa europeo, ma interessante sotto davvero tanti altri aspetti: Salonicco nasconde in sé le mille anime delle comunità che ne hanno scritto la storia.
Solamente qui si respira la bizantinità di una nazione, e ci si accorge per la prima volta di essere nei Balcani. È bello accarezzare il confine della sfera di influenza puramente ellenica, sentirla imbastardita di accenti slavi e giacche di pelle da camionisti bulgari.
Eppure a Salonicco questa struggente decadenza dell’est Europa si scioglie in una quotidianità mediterranea fatta di traffico, ristoranti, negozi di moda e telefonini, crepes salate e gyros mangiati alla veloce su una panchina. Gli studenti (oltre 150mila!) salgono quassù da tutta la Grecia attratti da serate che terminano solo a mattina inoltrata, e dall’università più prestigiosa della nazione.

Macedonia, e non è una frutta

Se è palpabile la propensione verso Costantinopoli, verso l’Oriente, Salonicco è prima di tutto l’anima della Macedonia. Lo si vede in aeroporto, che di questa sfortunata e combattuta ha assunto il nome. E la Macedonia rivendica è tutta piena d’orgoglio per il figlio più illustre, quell’Alessandro Magno che ha saputo stringere tra le mani uno degli imperi più vasti che l’umanità abbia visto mai. Oggi, un milione di abitanti fanno vibrare questa città dal respiro da capitale  e sono l’ultima espressione di una regione che ama il suo fertile retroterra, una immensa serra che lavora senza sosta e senza sosta produce frutta, peperoni, verdure che si riversano sulle tavole dell’infinita pletora di ristoranti di ottimo livello tra i quali è obbligatorio smarrirsi la sera.

Giustappunto: Salonicco è la capitale gastronomica della Grecia

Se n’è accorta anche l’edizione greca di Masterchef, che in un paese “atenocentrico” come la Grecia ha scelto Salonicco per buona parte delle selezioni per gli aspiranti cuochi vogliosi di diventare un Carlo Cracco ellenico. A Salonicco si mangia bene, e si mangia tanto. Ci sono specialità diventate famose in tutto il paese come la bougatza e il buiurti, il dolcissimo trigono e ci sono ristoranti dove provare arditi voli pindarici culinari degli chef locali. Visto che la vita a Salonicco costa poco, anche il mangiare segue a ruota. Non servirà spendere troppo per riempirsi la pancia a dovere. E poi è pieno di eventi come lo straordinario Thessaloniki Food Festival.

Ci sono spiagge nei dintorni?

Poche, ma ci sono. Nulla da fare un viaggio apposta dall’Italia, sia ben chiaro. Il mare più bello di Salonicco è lontano, e serve andarlo a cercare fino in Penisola Calcidica oppure a sud, verso Volos, verso le Sporadi sino ad incontrare la bellissima e sconosciuta penisola di Pelion. Alzi la mano chi la conosce!
Magari capiterà però di essere a Salonicco per un convegno, per lavoro, per trovare un amico in Erasmus o per una trasferta di coppa. Allora sarà utile sapere che si, per fortuna ci sono alcune spiagge di Salonicco più urbane delle altre, e che si possono semplicemente raggiungere in bus. Il mare è pulito, e ci sono anche delle sorprese, come un relitto da pirati!

Cosa vedere a Salonicco, tra le altre cose

Il simbolo della città è la cosiddetta Torre Bianca (Lefkos Pyrgos), antico castello-prigione ottomana al termine del lunghissimo, vivacissimo lungomare. Quest’ultimo in effetti è il vero cuore, vetrina e arteria del centro città. Non a caso tra il lungomare, la monumentale e maestosa Piazza Aristotelous (webcam) e le vie rettilinee retrostanti, dove il turista passerà la maggioranza del tempo, a zonzo tra tanti bar e dehors e negozi di ogni genere. Obbligatorio passare di qui al tramonto e guardare il mare. Laggiù, a farsi carico del peso del sole che scompare, è il Monte Olimpo. Quello vero, proprio lui.
La cattedrale di Agia Sofia è un altro hotspot imperdibile, tempio prima paleocristiano, poi convertita a moschea poi e adesso cardine ortodosso della città.
Da vedere è anche il museo bizantino per chi ha 1-2 ore di tempo extra, noi lo preferiamo a quello archeologico per il soggetto più affascinante e struggente. Per approfondire, vi lasciamo alla nostra pagina che racconta per filo e per segno cosa vedere a Salonicco.

Una vita a fil di mare

Una volta a Salonicco sembra che tutto debba accadere in quello strettissimo budello di cemento dove finisce il mare e inizia la città. C’è chi corre e prende tutti a spallate, chi fa due passi col cane, chi una passeggiata con gli amici, chi dipinge. C’è chi fa vedere la macchina tamarra facendo avanti e indietro, e chi si siede interminabili ore a fumare mille sigarette. Perlopiù distruggendosi lo stomaco con un caffè solubile, chimico ma fashion perché pagato 10€. Vale allora la pena proseguire oltre la Torre Bianca, dove inizia il parco, e passeggiare e fotografare quegli strani ombrelli che fanno tanto opera d’arte ma che sono simpatici per davvero.

Salonicco a volo d’Uccello

Vale inoltre la pena di arrampicarsi sulle alture che ben si vedono sulle colline che circondano la città. I quartieri più posh e residenziali di Salonicco sono Panorama (il nome dice tutto) e Sykies. Quest’ultimo è il quartiere storico, con ancora un sacco di abitazioni in antico stile turco, alcune messe molto male per la varietà, altre super affascinati… Ci sarà da far lavorare la fotocamera. Salendo in vetta ad Ano Poli (che in greco significa Città Alta, amici bergamaschi tranquilli, la vostra è più bella) si raggiunge un castello (che conserva ancora il nome ottomano di Yedi Kule) e che letteralmente domina la baia di Salonicco. La vista che si gode dalle mura sulla piana e sul golfo sottostante è semplicemente inarrivabile, sembra di poter toccare con mano il milione di case, tutte le vite, le emozioni che si aprono sotto di noi, quasi sorvegliate dalle petroliere ormeggiate in rada. E poi, sapevate che era una prigione fino al 1989?

una città sottovalutata: il calcio sarà redenzione?

Il calcio moderno fa schifo. Il bello della Grecia è che spesso, si mette avanti l’orologio di un’ora per il fuso orario, ma poi si torna dieci anni indietro per tutto il resto. Football compreso. Nel weekend, perché non andarsi a vedere una partita dell’ARIS o del PAOK? C’è un bellissimo articolo di SportPeople che ci racconta tutto sulle tre culture che pervadono, fanaticamente, l’anima più popolare della città.
Se è vero che il livello del calcio greco non è pari alla nostra Serie A, chissenefrega. Le tifoserie sono il vero spettacolo! il Paok gioca nello stadio di Toumba, abbastanza centrale, l’Aris a pochi isolati di distanza. I biglietti sono economici, circa €15 per un posto in curva, e non c’è quasi mai bisogno di prenotare in anticipo.

appassionata Vita notturna

I greci chiamano Salonicco la città che non dorme mai. Una versione macedone di New York. Il paragone non è ingeneroso, la sera c’è tanto da fare ma soprattutto da fare tardi. Sebbene ci siano alcuni club fuori città, senza una macchina si fa difficile, e senza avere agganci tra i locali, e capire il greco dei cartelloni affissi sui muri, trovare il party giusto è praticamente impossibile. Meglio fermarsi in centro nelle viuzze dietro il terminal traghetti, alla fine del lungomare. Il quartiere si chiama Ladadika, e anche in questo caso Mitropanos ha dedicato una canzone al luogo che come nessun altro rappresenta Salonicco nel cuore delle creature della notte. Qui si troveranno taverne, ristoranti, discoteche, cocktail bar, pub e l’intreccio di storie, amori, gelosie. Visto che l’ora del cibo è tarda, spagnoleggiante diremmo,  (quasi mai prima delle 22) e così i ragazzi escono tardi, ricordate di non uscire troppo presto, e di bere con moderazione. Al limite, il taxi per tornare a casa costa sempre poco!

Capodanno, perchè no!

Salonicco è una destinazione ideale per uscire dai soliti schemi, e dalle solite capitali. Londra, Berlino, Budapest (check, check, check, ci siamo passati anche noi) sono le solite minestre trite e ritrite. Perché non sorprendere gli amici o chi si vuol bene e fare un tuffo in Grecia quando l’acqua è sottozero?
Occhio infatti, la colonnina di mercurio scende spesso ad avere il segno meno davanti da queste parti, il clima è il classico “continentale” che ci insegnano a scuole, per colpa/merito della grande pianura che la città ha alle spalle. La città si ritrova tra Piazza Aristotele, Ladadika e il Lefkos Pyrgos, e il lungomare prende letteralmente fuoco.

Arrivare a Salonicco è un gioco da ragazzi, e costa pure poco

Ci sono fiori di voli lowcost dalle principali città italiane, Roma e Milano in primis. Nemmeno due ore e il gioco è fatto. Di solito, costano una manciata di euro, questa parte della Grecia non chic come le Cicladi. Quanti voli abbiamo preso su questa tratta! Gli italiani, per una volta non sono in maggioranza. Ci sono i tanti expat greci, tanto traffico business, e i vari studenti che hanno deciso di internazionalizzare il loro piano di studios. L’aeroporto di Salonicco è distante 40 minuti di autobus dal centro ed è sempre pieno. La macchina? Per fermarsi in città non serve, giammai, con tutto il traffico che c’è. Ma per andare alla scoperta dei dintorni, della tomba di Filippo a Vergina, meglio avere le quattro ruote. Per il noleggio auto a Salonicco ci pensiamo noi, ovviamente

Le solite conclusioni e opinioni

Dopo tanto scrivere (grazie per aver avuto la pazienza di seguirci in questo viaggio!) tirare due righe di conclusione è d’obbligo. Salonicco è una figata, almeno per noi. Una di quelle città che hanno un senso, ancora un posto preciso nel mondo. Altro che quei non luoghi multi-tutto e gusto niente come stanno diventando le capitali d’Europa, Milano compresa e in piccola parte, anche Genova di dove siamo noi. Senza posti come Salonicco (e come la sua sorella serba Belgrado, non a caso gemellata – PAOK-Partizan -) non avrebbe senso viaggiare. Venire a Salonicco significa confrontarsi con l’anima di una regione pazzesca e sfortunata, la Macedonia. C’è così tanta carne al fuoco e bellezza, mischiate a brutture e inquinamento da far girare la testa.Il cemento non è riuscito a tombarne via la scalciante vita vissuta, però.