Sifnos
Sifnos è architettura, natura, charme, tradizione
Sifnos è un’ottima destinazione per chi voglia vivere l’esperienza più pura delle Cicladi, magari
evitando destinazioni scontate e sfruttate come Santorini o Mykonos. È un’isola dalle dimensioni perfette per essere esplorata in 3-4 giorni, ha un gradevolissimo capoluogo e un paesaggio altamente spettacolare. Sifnos è inoltre raffinata e distaccata; a zonzo tra i suoi villaggi si respira un’atmosfera di positività, tale che è un piacere perdersi tra le sue belle vallate e alte montagne, le casupole di pescatori, che improvvise fanno capolino al termine di strade panoramicissime. “Sifnos è un’unità quasi surreale tra natura e architettura, tra bianco e terra, azzurro e profondo blu.”
Oppure scoprire il vecchio borgo medievale di Kastro, con le sue dolci chiese cullate dalle onde, sempre inondato da una luce purissima e antico rifugio dalle incursioni dei pirati. Il fatto che se ne parli poco non deve scoraggiare chi la voglia eleggere a propria meta dell’estate. Sifnos è una timida bellezza, ti aspetta con il sorriso e ripaga con tanta serenità.
Le ceramiche di Sifnos
Sifnos è famosa in tutta la Grecia per le sue ceramiche di terracotta. Stranissimi vasi traforati che a prima vista ricordano un pò le zucche di Halloween, e che si trovano ad ogni angolo dell’isola. È sicuro che ne compriate una da portare in Italia per ricordo. Sarebbe scemo altrimenti, perché sono un prodotto bellissimo oltre che un souvenir meno banale della solita maglietta o cappellino. L’arte risale al periodo Precicladico (3200–2000 aC), e si è affermata a Sifnos dove continua a essere motivo di vanto ancora oggi. Le ceramiche sono create maggiormente per uso domestico, ma fanno bella mostra di sè in cima a tantissimi camini, ornamento sui cancelli delle ville più belle dell’isola, e tanto altro ancora.
Sifnos è l'isola gourmet della Grecia
Chiunque a Sifnos sa chi è Nikolaos Tselemendès. O perlomeno, tutti lo considerano il figlio prediletto dell’isola, anche se in realtà è nato e cresciuto ad Atene, meglio dire al Pireo, nel lontano 1878. Tselemendès, di genitori sifnioti, fu il grande pioniere della cucina gourmet greca. Negli anni il suo nome, tra i greci, è diventato non solo sinonimo di guide gastronomiche, ma anche utilizzato nel linguaggio comune: Sei bravo tra i fornelli? Sei un Tslelemendès!
Influenzato dalla cucina francese, la mixò per primo con abilità a quella tradizionale greca, contaminandola per la prima volta con un tocco europeo.
Sifnos e Serifos?
Che tormento questa domanda. Specie perché non c’è risposta. L’una completa l’atra. Queste due isole sono lo Ying e lo Yang delle Cicladi, tanto che non si possono non visitare insieme. Anche perché sono così vicine, 40 minuti di aliscafo (compralo e guarda gli orari qui) e passa la paura. Ci fosse un ponte che le collega, sarebbero l’isola perfetta. Mare, paesini tradizionali, buon cibo, chiesette bianche dalla cupola blu. Sifnos ha qualcosa in più di Serifos da un lato, mentre Serifos domina su Sifnos dall’altro. Quali? Ognuno avrà un proprio motivo personale per decretare la propria campionessa. Costringersi a una scelta assoluta è criminale.
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Sifnos con bambini
Non è spesso che si pensa a Sifnos come una delle migliori isole greche per bambini. Forse perché la sua fama è offuscata dalle solite note, Naxos, Paros.. sempre gli stessi nomi. In realtà un motivo per dimenticarsela nelle liste non c’è. Sifnos ha un sacco di spiagge perfette, di sabbia e dal basso fondale, che faranno la totale felicità dei nostri cuccioli. Platy Gialos è un eden del castello di sabbia, Vathy il nirvana di paletta e secchiello. Mamma e papà avranno di che rilassarsi vicino a loro, perché sono tutte spiagge attrezzate dove la sdraio e l’ombrellone costano poco. E poi siamo nelle Cicladi, le isole italiane per eccellenza: trovare nuovi amici, sarà un gioco da ragazzi. Ok, dai, un gioco da piccini, gli adolescenti invece li mandiamo a Ios per fare festa!
Sifnos per coppie innamorate
Si, solo quelle innamorate! Le altre meglio che vadano da un’altra parte a litigare, perché noi vogliamo che a Sifnos che l’amore scorra. E come non potrebbe farlo in un posto così romantico. Ci sono viste meravigliose da scoprire insieme, paesini di pescatori dove scappare via da tutti e fare una scorpacciata di calamari freschi. Soprattutto, c’è da prendere il sole insieme senza farsi vedere da nessuno e ci sono dolci mulini, chiesette dove chiedere la mano della propria bella. Magari dietro un vicolo deserto, dopo essersi persi pregustando già il piacere di ritrovarsi.
Com'è la vita notturna di Sifnos?
C’è una piccola richiesta di persone che vogliono venire a Sifnos per vivere la notte. La nightlife di Sifnos incuriosisce, c’è un piccolo mito che aleggia tra i tiratardi che vogliono venire qui divertirsi nelle isole greche. È davvero così? Sifnos è in primis un posto tranquillo, senza discoteche, buttafuori e buttadentro. Ma ha i suoi A Kamares, il porto, il dopocena significa fare una passeggiata sul lungomare, prendere un gelato, e fare due chiacchiere aspettando l’ultima nave della sera. Meglio salire su, ad Apollonas e Artemonas. Qui c’è un delizioso vicoletto fatto di bar, con cuscini sulle scalette, dove sedersi a bere con gli amici e godersi la vita. Senza limiti di orario, perché già al momento dell’aperitivo ci si viene per rilassarsi dopo il mare. E poi c’è l’unico club dove ballare e lasciarsi andare un pò. Un paragone? La Chora di Amorgos.
Opinioni & conclusioni
Non si sbaglia mai programmando la propria vacanza in una delle Cicladi occidentali. Kythnos, Serifos, Sifnos, Milos, Kimolos, Folegandros, Sikinos. Basta prenderne una caso per andare sul sicuro. Si potrebbe anche salire su una nave al Pireo e scendere così, quando ci pare. Noi liguri diremmo “a brettio“. Se c’è una definizione che io e Katerina odiamo è quella di turisti per caso(il sito non ce ne voglia, non abbiamo nulla contro di loro): ma come si può pensare di andare da qualche parte così, senza una reale voglia di conoscere il posto e chi lo abita? Ecco, Sifnos è l’eccezione che conferma la regola.
© Testo: Andrea Pelizzatti - © Foto: Katerina Pouliaki