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Chios

Chios

Chios, dove gli abitanti si chiamano Colombo e Giustiniani

Perché l'isola di Chios non è così famosa come la sua bellezza meriterebbe? Forse la risposta la si può trovare nella sua millenaria storia, di antica colonia dei genovesi, avamposto verso l’Asia Minore e sulle rotte della Via della Seta. Chios è come se avesse assorbito dai vecchi dominatori la schiva superbia, la loro riservata, ma bellissima, scontrosità portuale. Non si pubblicizza, si rimbocca le maniche e fa.

La sua sorte moderna dopotutto non è diversa da quella antica: essere terra di confine, dove la frontiera si vede fisicamente: la Turchia è letteralmente davanti a noi. A Chios il cognome ricorrente è Colombo (proprio come Cristoforo, già) e Giustinani: è puro occidente. Ma gli occhi guardano oltre, e adocchiano l'Oriente.

Oltre Chios, infatti, si spalanca l'Eurasia. C'è l'Anatolia, riappaiono i sultani, ci sono i pistacchi e si coltiva lo zafferano. E in mezzo a questo caravanserraglio, ancora oggi si commerciano i migranti, con un piede di qua e uno di là, rubati alla loro patria dagli uni, sfruttati come merce di scambio dagli altri. E Chios, osserva e tollera, ogni tanto si presta e a volte si ribella. Ma non si sente parte di questa battaglia, e ne farebbe volentieri a meno.

chios

La cattiva pubblicità sui migranti  scaccia i meno determinati,ma  seleziona i più motivati a raggiungerla. Chios sa ripagarli splendidamente. Andrea e Katerina, hanno ricevuto in dono il più bel viaggio mai fatto in giro tra le isole greche. Chios ti rimane dentro a lungo, disorienta, stordisce e fa innamorare senza via d'uscita. Tanto che ci siamo trovati in difficoltà a scrivere questa pagina, perchè non è facile far trasparire in foto e descrizioni l'amore provato. Sapeste quante volte ci troviamo nostalgici sul divano a dire "ti ricordi quella volta a Chios...".

Da subito, in approdo si scopre la sua identità: grande, popolata, rumorosa, disordinata, tradizionale, operosa. Una spalla perfetta per un viaggio a Samos o per indimenticabili giorni di mare e di festa nella vicina Ikaria.

C'è il mastice e villaggi medievali, spiagge deserte e torri abbandonate, guerre di razzi e una macchina del tempo inceppata qualche secolo fa. È un’isola come nessun’altra per storia, una delle poche isole greche senza italiani dove le tradizioni, la cucina, natura possono riempire due settimane come una vita intera. Ci sono le isole greche, e c'è Chios, ci hanno detto una volta. Avevano ragione.

Mappa di Chios

Quest'isola a forma di banana va presa e divisa in due. C'è la parte sub, quella del mastice, del lentisco e degli inebrianti profumi, e c'è la parte nord, quella roccia, della solitudine, del distanziamento sociale per natura e non per decreto. Ecco la nostra mappa di Chios per orientarsi al meglio!

Come arrivare a Chios

Il modo migliore per arrivare a Chios è probabilmente l'aereo. Anche se non esistono collegamenti diretti per l'Italia, raggiungere l'isola è sufficientemente semplice tramite uno dei voli per Atene + volo interno per l'aeroporto dell'isola.

Se però quest'ultimo fosse caro, avesse orari strani o semplicemente non ci piacesse l'idea, ecco che come sempre si potrà arrivare a Chios in traghetto dal Pireo. E qui le cose si complicano un pochettino, perchè l'isola ha addirittura tre porti, se contiamo i caicchi locali per Oinousses addirittura quattro che noi negli anni abbiamo sfruttato tutti, ma che in linea di massima si possono ridurre a solo uno e mezzo, ossia Chios Città che si occupa del 95% dei traghetti dell'isola, e Mesta, che ha meno corse, ma tuttavia esiste con la sua corsa settimanale per Atene ed è stato pure pesantemente finanziato dall'Unione Europea.

Si può ovviamente raggiungere Chios anche dalle altre isole vicine, Mykonos compresa, e l'isola non si fa nemmeno mancare un collegamento internazionale per la Turchia. Parleremo di tutto nel dettaglio nella nostra pagina dedicata a come arrivare a Chios ma per non perdere tempo e scoprire immedatamente tutti i traghetti per Chios, orari e prezzi delle navi, rimandiamo volentieri alla nostra biglietteria.

Clicca sul banner qui sotto per scoprire gli orari aggiornati in tempo reale e avere tutta la nostra assistenza in italiano, call center nella nostra lingua per ogni modifica / cancellazione e avvisi via SMS.

arrivare a Chios

Dove dormire a Chios

Soprende sempre quanto Chios sia grande ed estesa, non sappiamo perchè ma ci sembra sempre così piccolina... non è così! In un posto del genere, scegliere dove dormire in anticipo e con attenzione è veramente importante e anzi, possiamo dire che la scelta influenzerà grandemente il benessere e il divertimento della nostra vacanza sull'isola.

La nostra selezione di hotel a Chios 💙

 


Per scegliere consapevolmente dove dormire a Chios, non ci resta che andare a conoscere uno per uno i luoghi principali per capire quale faccia davvero per noi, a seconda di come ci piacerà interpretare lo spirito del viaggio.

Chios città

Chios città (circa 25mila abitanti) è uno dei luoghi più piacevoli uno possa pensare di incontrare in Grecia. Una deliziosa unione di porto, pochi ma utili traghetti, tanti negozi, ristoranti e bar affacciati sulla classica passeggiata a mare, e vestigia storiche che ne testimoniano un passato glorioso e di cui andare fieri. Raramente Chios città è la base di soggiorno scelta dai turisti al momento di scegliere dove dormire a Chios. Qui abitano, vivono e lavorano i greci. I turisti ci vengono a passeggiare, a fare acquisti, rilassarsi dopo la spiaggia, andare a scoprire i resti della dominazione ottomana e genovese, e poi tornano al loro studios prescelto nelle varie località dell'isola. E noi pensiamo sia giusto così, e consigliamo di prendere un hotel a Chios città solo per coloro che si vogliono fermare poco, che amano vivere le città greche, che non hanno bisogno di avere una spiaggia proprio sotto il balcone, ma prediligono movimento e una sempre controllata ma invitante movida in salsa ellenica.

Karfas

Karfas è invece il contrario di Chios città: è il polo turistico per eccellenza. Ma attenzione, non ha nulla a che fare ad esempio con Faliraki a Rodi o altri divertimentifici che ci possono venire in mente. Karfas è molto minimale, si raccoglie dietro una bella spiaggia sabbiosa, ed è un buon posto perchè centrale per partire alla scoperta della zona sud dell'isola, quella più ricca di attrazioni. Anche noi ci siamo fermati spesso qui per dormire a Chios.

Kallimasia / Katarraktis

Questi due piccoli villaggi, e le stradine che portano alle calme e idilliache spiagge sottostanti sono la nostra scelta standard per prenotare un hotel a Chios. Katerina e Andrea adorano in particolar modo la spiaggia di Monolia e andare a cena la sera a Karraktis, un paesino di mare decadente ma squisitamente affascinante, pieno di charme e di economiche taverne. Ideale sia per coppie che per famiglie, questa zona di Chios non farà mai scontento nessuno.

Komi / Emborios

Questa è una buona soluzione per chiunque voglia dormire a Chios vicino al mare e alle spiagge più "importanti" dell'isola. Ideale anche per andare a cena la sera in uno dei tre villaggi del mastice, anche se a volte la piccola lontananza da Chios città potrebbe cominciare a farsi sentire. Quella di Komi ed Emborios rimane comunque un'ottima posizione euna locatoin che consigliamo.

Pyrgi / Mesta

Si puà dormire a Chios nei famosi mastichochoria, o villaggi del mastice? Certo. Lo consigliamo? Perchè no, la sensazione di abitare nella storia dopotutto è un'occasione unica da prendere al volo appena si può. Mesta è il villagio più attrezzato da questo punto di vista, qui ci sono un piccolo numero di guesthouses, hotel di charme e camere in affitto in antiche case medievali ristrutturate che possono veramente dare un tocco extra alla vacanza. Il mare non è lontano, inoltre, specie comoda la zona di Trahili. Pyrgi è più "greca" che turistica rispetto a Mesta e qui trovare alloggio è difficile. Ma se lo si trova, è da prendere al volo!

Volissos

Amiamo follemente la zona di Volissos, divisa in due tra il villaggio soprastante e il porto sottostante. L'ultima volta ce la ricordiamo come fosse ieri, una giornata caldissima, immobile, di quelle in cui l'aria pesa come il piombo e ogni movimento è centellinato per il massimo risparmio di energia. Il caldo prendeva forza aumentato da un silenzio irreale ma bellissimo. Avevamo appena trascorso la mattinata nella vicina, magnifica e completamente deserta spiaggia di Monagros. Ed era fine luglio. Nessuno intorno, oltre a noi e al barista che ci serviva il solito freddo espresso, e sua figlia che giocava con la bici sul molo scevro di vita. Volissos ha oggi uno scopo essendo dove arriva e parte la nave per Psara, e vive per quei momenti di attracco ed ormeggio. Ci sono alcuni studios, ma quasi nessun turista si ferma in zona ed è un peccato, perchè qui Chios è tanto selvaggia da non credere. Oltre che storica, il villaggio principale è infatti molto bello, ovviamente medievale.

Kardamyla / Giosonas

Facciamo un balzo adesso nella parte nord di Chios. Potrebbe davvero valere la pena di fermarsi qui in paio di giorni durante il soggiono, per spezzare la monotonia e trovarsi a percorrere meno km in macchina. E allora non c'è nulla di meglio che fermarsi ad alloggiore nella zona di Kardamyla e della spiaggia di Giosonas. Anche noi lo abbiamo fatto ed è estata un'esperienza bellissima. Qui c'è sempre poca gente, villaggi autentici e taverne che servono del cigo spettacolare e buonissimo. I turisti di solito non si fermano e il calore della gente ripagherà appieno della scelta poco convenzionale.

Vrontados

A nord della città di Chio si trova Vrontados (5.300 abitanti), che è una sorta di sobborgo della città di Chio. Vrontados è nota per due cose: essere il luogo di nascita di Omero (morto poi a Ios) e per la guerra annuale dei fuochi d'artificio. Ma guerra vera, eh, mica scherziamo. Comunemente chiamata Chios Rocket War, questa esplosiva battaglia si svolge ogni anno tra la vigilia di Pasqua e il giorno di Pasqua. Funziona così: a Vrontados ci sono due grandi chiese: San Marco e la Vergine Maria, quasi l'una di fronte all'altra. E al momento convenuto, alle 20 ore precise, tra loro si sparano migliaia di pezzi di fuochi d'artificio (alcuni dicono anche 50.000). Non abbiamo ancora visto questo spettacolo dal vivo, ma vorremmo da matti. Anzi, Andrea vorrebbe, che Katerina e i botti non vanno per nulla d'amore e d'accordo, per usare un eufemismo.

Chios spiagge

E veniamo finalmente alle cose importanti. Come sono le spiagge di Chios? Togliamoci subito un dente doloroso per molti: da queste parti la sabbia è difficile da trovare. Sono i ciottoli di tutti i tipi qui ad essere protagonisti, e questa per Chios è la classica maledizione / benedizione. Come sempre, dove ci sono ciottoli, il colore del mare è pazzesco - Paxos stiamo pensando a te - e come sempre, la massa di turisti che vuole solo ciondolare sotto l'ombrellone raramente si fa vedere.

Pochi allora sanno che Chios è così dotata di belle spiagge, anche se manca la sabbia: sono tutte di ciottoli. E anche ai bei tempi prima del coronavirus, non c'è mai stata difficoltà a trovare una spiaggia deserta completamente per noi, quando volevamo noi, nel giorno che volevamo noi.

  • La spiaggia più citata di Chios sulle varie guide è Karfas, situata a sud della città di Chio. Un buon antipasto, diciamo. Una comodissima base per alloggiare. Qui ci sono molti hotel e studios e ci molte taverne, ristoranti, negozi e soprattutto una vasta gamma di sport acquatici.
  • Le cose perà cominciano a farsi davvero interessanti appena a sud di Karfas, dove si trova Agia Fotini (o Agia Fotia). Agia Fotini è un piccolo e grazioso "resort" con una bella spiaggia di ciottoli e buone taverne vicino alla spiaggia. Tranquilla e pacifica, è uno di quei posti dove arrivi per un pranzo di pesce e finiresti per trascorrerci l'estate intera.
  • Quasi all'estremo sud dell'isola si incontra una delle spiagge più amate dai locali, quella di Komi, che per molti aspetti ricorda Agia Fotini. La spiaggia è lunga ed è composta da sabbia mista a ciottoli. Sopra la spiaggia ci sono manco a dirlo hotel, pensioni, negozi e diverse taverne e caffetterie ed in generale, è un posto giovane e sociale, sempre frequentato e ideale per entrare nel "mood" isolano e conoscere come si intende la vita di spiaggia qui dove la Grecia è ad un passo dalla Turchia.
  • Non lontano da Komi si trova la spiaggia di Mavra, la spiaggia più spettacolare di tutta Chios. Forse è per questo che ha così tanti nomi? La spiaggia è anche chiamata spiaggia di Mavra Volia, spiaggia di Volia e spiaggia di Mavro Gialos. Un bagno qui è imperdibile tanto quanto le foto che saremo obbligati a scattare ad ogni metro del facile sentiero che la raggiunge. Il parcheggio a volte è complicato, meglio arrivare presto, o tardi ma non nelle ore in cui sono tutti a fare il bagno. Mavra significa "nero" in greco, e questo si comprende subito, visto che la spiaggia è composta da pietre nere, grandi e piccole. Che tra l'altro diventano facilmente molto calde, quindi attenzione, le scarpe da bagno sono obbligatorie.
  • E poi arrivano le spiagge del nord, dove osano i ricci di mare e sono spiagge "lontane" nello spirito, remote, solitarie. Le nostre spiagge preferite sono la spiaggia di Nagos a nord-est di Chios, così come Lithi, Managros e Giosonas a nord-ovest.

Come muoversi a Chios

Tutte queste spiagge ci hanno subito fatto capire una cosa: noleggiare un'auto è assolutamente necessario per trovare non solo la tua spiaggia preferita, ma anche per fare conoscenza di un'isola dove le cose da vedere e da fare si trovano davvero dietro ad ogni curva. Non basta il motorino, non serve il quad, non c'è bisogno della jeep. Chios richiede una macchina a noleggio e una classica utilitaria va sempre alla grande. I bus sono rari, non vale la pena di sceglierli per girare l'isola, e da notare che rispetto ad altre località, qui non ci sono taxi boat o water shuttles che portano in giro per le spiagge.

Cosa vedere a Chios

C'è così tanto da vedere a Chios che a momenti quasi non sappiamo da che parte cominciare. Ci sono un sacco di interessanti chiese, monasteri, fortezze e torri di guardia, come quella bellissima che si trova in un nostro luogo del cuore, una penisola chiamata Trachili a sud di Mesta.

Ma è inutile girarci intorno, Chios significa innanzitutto villaggi del mastice, o detts alla greca, "mastichochoria". E questi sono veri e propri monumenti, motivo in se di un viaggio sull'isola. I più famosi sono tre, e si trovano lungo la stessa strada in rapida successione l'uno all'altro. I loro nomi sono Mesta, Olympi e Pyrgi e visitarli è davvero un tuffo nel Medioevo. Vicoli stretti che sembrano essere percorsi da cavalieri e templari, facciate bianche e nere scolpite a mano, il tempo sembra essersi fermato e forse si è fermato sul serio. Visitare questi villaggi non è un'esperienza turistica. È un viaggio che ci ha cambiato la vita in meglio.

Vedere che Pyrgi, Mesta e Olympi esistono ancora, vivono, hanno abitanti che non li hanno abbandonati, è una gioia immensa. Vedere la piazzetta dove elettricisti e idraulici si fermano per un caffè e due chiacchere, dove i ragazzi fanno evoluzioni in bmx e dove noi passeggiamo come ebeti con la bocca aperta è un piacere quasi selvaggio. Pyrgi dei tre è probabilmente il più interessante, quello "bianco e nero" e quello dei pomodori essiccati appesi ai balconi. Olympi è il più rustico, contadini, meno visitato. Mesta è il più severo, quasi religioso nella sua rigidità di pietra.

Vicino a Olympi, tra l'altro, c'è un altro luogo di interesse, la Grotta di Sykias. Si ritiene che le stalattiti nella grotta si siano formate oltre 150 milioni di anni fa. Non è bella come quella di Drogarati a Cefalonia, o quella di Dikteon a Creta ma vale comunque la pena di una visita, tanto per cambiare un pò dal solito menu spiaggia-mare-taverna

A proposito di villaggi e paesini, saltando con un balzo veloce nel nord del'isola, una delle cose da vedere per forza a Chios è il villaggio di Volissos. Ha una bella torre, ma il fascino non è quello. Volissos è l'essenza assoluta dell'essere remoti, Che appaia per davvero, dopo tutti i chilometri e le curve necessarie per raggiungerlo, è una di quelle cose di cui ancora non ci capacitiamo di aver vissuto.

Quando si tratta di monasteri, da vedere a Chios è Nea Moni, che si trova quasi esattamente nel mezzo dell'isola. Nea Moni è stata fondato nel 1042 d.C. ed è considerato uno dei monasteri più importanti dell'Egeo, sicuramente al pari del magnifico Chozioviotissa ad Amorgos. È anche nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO e fu teatro di una storia che mette i brividi. Nel 1822, i turchi invasero Chio e massacrarono 23000 abitanti in breve tempo. Coloro che non furono uccisi furono catturati e venduti nei mercati degli schiavi al Cairo e a Izmir (Smirne), e stiamo parlando di ben 47.000 "chiotes". Dei morti, circa 3.500 furono massacrati tra i civili che avevano cercato rifugio proprio a Nea Moni: parti scheletriche e teschi sono esposti ancora oggi in una delle cappelle del monastero. Una teca che fa davvero riflettere e che ci ha colpito non poco!

A chi non piacciono i villaggi fantasma? Per un'esperienza simile a quella che si può vivere a Mikro Chorio di Tilos basta fare una visita ad Anavatos. Anavatos e si trova poco oltre il monastero di Nea Moni ed è un luogo eccezionale e una delle più impressionanti cose da vedere a Chios. Il villaggio - che risale al 1300 - si trova su un'alta roccia appollaiato sopra un ripido pendio e fu la sua forza quando i pirati e i turchi erano a caccia nel Mediterraneo e la sua fine quando l'approvvigionamento idrico si rese impossibile. Oggi ci sono alcune seconde case, di isolani che vengono qui cerca di pace, e vivono i weekend senza elettricità ed acqua corrente!

Isole vicino a Chios

Chios è un piccolo centro di attrazione anche per motle isole vicine. Una vacanza a Chios per noi dovrebbe assolutamente includere almeno una gita in giornata, ma meglio un paio di giorni di pernottamento, sull'isola di Psara, una delle più incredibili che abbiamo mai visitato. Sconosciuta, idilliaca, splendida, economica. Una Grecia di altri tempi e dal mare bellissimo. E poi c'è l'isola degli armatori, Oinousses. Senza parlare che da Chios in nemmeno tre ore di traghetto si raggiunge Lesbos e la sua bellissima capitale, quella Mytilini che è una città che fa innamorare al primo colpo. Per noi, a livello, urbano, rimane sempre una delle cittadine più belle di Grecia insieme alla splendida Corfù città.

Adotta un albero di mastice di Chios

Non basterebbe lo spazio di Grecia Mia per raccontare le suggestioni, i profumi e le magie delle resine ottenute dagli alberi di lentisco, da cui si ottiene il famoso mastice di Chios. Le piccole perle preziose che affiorano dalla corteccia sono conosciute come le "lacrime di Chios" e oggi piangono per un motivo ben definito: gli alberi di lentisco vecchi o abbandonati - e ce ne sono molti - hanno  bisogno infatti di una costante rigenerazione. E questo ha un suo costo non indifferente, tanto che agli isolani è venuta un'idea per finanziare la loro rinascita.

Nasce così un progetto ambientale chiamato "Adotta un albero di mastice di Chios" che offre alle persone di tutto il mondo l'opportunità unica di adottare un albero di mastice e contribuire alla sua crescita e vita produttiva.

Originariamente una linfa, il mastice viene essiccato al sole in pezzi di resina fragile e traslucida. Se masticata, la resina si ammorbidisce e diventa una gomma bianca brillante e opaca. All'inizio il sapore è amaro, ma dopo un po 'di masticazione, rilascia un sapore rinfrescante, leggermente pino o cedro. Buonissimo sia per usi alimentari che cosmetici!

Chios fa parte della nostra top list

Puntura di un'ape a parte - e sarebbe potuto succedere ovunque - non c'è una cosa che non ci sia piaciuta del nostro viaggio a Chios. Il mare, se si supera lo shock iniziale di un'isola quasi senza sabbia, ha dei colori unici. Il cibo assaggiato non ha nulla a che fare con quello servito nelle isole più turistiche, dove il cestino del pane arriva accompagnato insieme alla scatoletta di burro Lurpark per fare felici i tedeschi. I paesi visitati sono davvero unici al mondo, non solo in Grecia. La natura, i profumi, il mastice, le montagne, i panorami. Chios è sconvolgentemente bella. E nessuno lo sa. Certo, a parte i fortunati che leggono Grecia Mia e che tra nostre isole greche consigliate scoveranno proprio Chios al numero #2 della classifica.  

La verità sui migranti di Chios

Veniamo al punto. Dovremmo preoccuparci? È rischioso venire a Chios? Sinceramente e davvero, no. Nulla di più pericoloso di qualche tafferuglio un paio di volte l'anno con la polizia, e mai nei luoghi deputati al turismo, in città o nelle spiagge. Il viaggiatore non ha quasi modo di venire a contatto con questo problema. Il problema è nascosto, va ad ondate, vuole e deve scomparire. Lo vogliono i greci e lo vogliono i migranti, che non hanno nessun interesse a rimanere sull'isola. Possiamo con certezza affermare che il nodo migranti non è assolutamente un nodo che dovrebbe impedirci un viaggio da queste parti. Anzi, semmai, ci aiuterà a capire cosa succede in questa Europa di oggi.

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