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Patrasso

Patrasso

Patrasso ha il confine impresso nell’anima

Patrasso è per tanti la porta della Grecia, e senza dubbio è la delle città più importante del paese lungo costa ionica.
Innanzitutto Patrasso è famosa per il suo porto: chi vuole andare in macchina verso Atene deve passare di qui. La sua identità passa per le banchine, oggi come ieri. Se oggi la cronaca è triste, con la gioventù senza terra che preme per entrare a reclamare la nostra, accomunando Patrasso a Ventimiglia, ieri era fu ancora e sempre una questione di confine. I Veneziani ad esempio, che da queste parti bazzicavano eccome, hanno creato un proverbio che suona più o meno così “andar a Patrasso co tuto“. Significato? Andare al diavolo o morire! in verità, noi non diamo retta alle malelingue. Per Andrea e Katerina Patrasso è spalancare la porta del paese che ci piace di più al mondo, e tanto basta per scriverne col sorriso.

DINAMICA GENERAZIONE ERASMUS

Girate le spalle al fronte del porto, si scopre che Patrasso è una città giovane e moderna, ha una sede universitaria grande e prestigiosa e i ragazzi greci adorano sceglierai per venire qui a studiare. Solo a Salonicco si respira la stessa atmosfera studentesca e un pò ribelle, e non è un caso che le città si assomiglino parecchio, sotto numerosi punti di vista: architettura, urbanistica, mentalità, attitudine alla vita quotidiana.
La città è famosa per il fantastico ponte Rio-Antirio, grande esempio di architettura moderna, che si vede benissimo anche in volo quando si sorvola la Grecia in rotta verso l’Italia.

 

Penisola del Mani Peloponneso
Penisola del Mani
Epidauro Grecia
Epidauro
Vathia Penisola del Mani
Vathia
Tempio di Zeus a Olympia
Tempio di Zeus a Olympia

PATRASSO È LA CAPITALE DEL CARNEVALE

E inoltre, per i coraggiosi (meglio definirli curiosi) che si decidano a viaggiare in Grecia a Febbraio… Patrasso è la capitale greca del carnevale! Ospita infatti il terzo carnevale più importante d’Europa, un vero spettacolo, che certamente rivaleggia con il nostro Viareggio e trasforma la città in un incredibile party a cielo aperto. Guardare il video qui sotto per credere!

 

 

MARE & SPIAGGE

Patrasso è una città troppo grande, troppo portuale, per avere delle spiagge fantastiche immediatamente sotto casa. Quelle che ha, come Faros Beach, sono comode per gli abitanti del posto ma nulla per cui valga la pena di spendersi per noi che arriviamo sin dal’Italia. Con la macchina al seguito invece, e se diretti verso Cefalonia oppure Zante, ci sono almeno tre spiagge da segnalare. Si tratta di Kato Achaias, Lakkopetra e Kalogria, e sono proprio sulla strada verso Kyllini, da dove partono le imbarcazioni per le due isole suddette. Queste sono due belle spiagge, sabbiose, attrezzate, dal mare pulito e con campeggi e studios e beach resort a corollario. Non meritano giorni di permanenza ma ci si può fermare più che volentieri subito dopo essere scesi dal traghetto dall’Italia, per un pranzo greco in riva a mare e per un primo tuffo in terra ellenica.

IL PORTO DI PATRASSO

Il porto di Patrasso è il secondo più importante della Grecia, dopo il Pireo va da sè. È il capolinea di tutti i traghetti che attraversano l’Adriatico verso l’Italia, ed è un continuo via vai di TIR, furgoni, autoarticolati e umanità varia. Il terminal passeggeri è organizzato benissimo e la sensazione è quella di trovarsi in aeroporto più che in riva al mare. Tra check-in, gate di imbarco, code, c’è sempre una certa frenesia e un eccitante carico di aspettative che adoriamo sempre! Per chi non ha la macchina, il porto è collegato tramite un bus al centro (numero 8), da cui poi si può raggiungere a piedi la stazione KTEL da dove partono le corse per Atene e Salonicco, ma anche le isole ioniche, come Zante e Cefalonia.

COSA VEDERE

Certo, Patrasso è un porto. Si arriva e si parte, non si sta mai fermi. Ma vale sempre la pena scappare via subito? In fin dei conti, è bello gironzolare per i monumenti e le attrazioni di Ano Poli, la Città Alta, manco fossimo a Bergamo. Con cui ne condivide un poco il destino. Anche li guarda caso c’è Orio al Serio, e pochi trovano il tempo di arrivare prima in aeroporto e fare una scappata a “Berghem de hura”. Un pò di turismo extra comunque rilassa prima del viaggio in nave, e lo consigliamo. L’Italia è lontana da Patrasso e sono pur sempre 20 ore tra le onde…
Ano Poli dicevamo è la parte più pittoresca della città, con le sue strade strette, i suoi archi, le sue case tradizionali. C’è il castello, l’antico conservatorio, l’anfiteatro romano e un antico ospedale municipale costruito nel 1857, e riadattato a spazio espositivo e centro culturale. Insomma il classico battaglione di cose interessanti e perfette per riempire divertendosi il buco di alcune ore libere prima della partenza.

LA REGIONE DI PATRASSO

Wikipedia ci racconta che “L’unità periferica dell’Acaia (in greco Περιφερειακή ενότητα Αχαΐας) è una delle tre unità periferiche in cui è divisa la periferia della Grecia Occidentale. Il capoluogo è la città di Patrasso. Confina ad est con la Corinzia, a sud con l’Arcadia e ad ovest con l’Elide. A nord è bagnata dalle acque del golfo di Corinto.” Tutti nomi che sprizzano storia, libri di scuola e tradizioni da Liceo classico da tutti i pori. Ma cosa ha di imperdibile da conoscere, l’Acaia?
In realtà, oggi, nemmeno così tante cose. L’attrazione principale la vedremo sotto, è l’iconico ponte Rio Antirio. Tolto questo è sempre un’infrastruttura a colpire l’immaginazione. La nemesi del ponte, a livello di dimensioni, e le ruote che la percorrono non sono di gomma ma di vecchio e inossidabile ferro. Stiamo parlando della

  • Ferrovia Diakofto-Kalavryta
    Partendo dal piccolo villaggio di Diakofto (53 minuti, 59km di strada direzione Atene), la piccola ferrovia Diakofto-Kalavrita è una delle meraviglie ingegneristiche della Grecia. È Una linea che attraversa la gola del fiume Vouraikos in quello che sicuramente sarà uno dei viaggi in treno più belli che abbiate mai fatto, ad eccezione solo del Bernina Express (ma questo lo pensiamo noi che amiamo le montagne). Magari in primavera, quando i fiori selvatici sono in fiore e le montagne sono una fontana di colori! La ferrovia a scartamento ridotto conduce al villaggio di montagna di Kalavrita, infilandosi tra gole, ponti, tunnel scavati nella roccia e panorami che tengono gli occhi costantemente incollati al finestrino. È sicuramente la ferrovia più spettacolare di Grecia. Kalavryta poi, ha tante cose da raccontare, e merita senza dubbio una deviazione prima di scappare verso il Pireo e le amate isolette. Questo è il luogo dove ebbe inizio la rivoluzione del 1821, che portò all’indipendenza della Grecia sull’impero ottomano. Kalavryta fu un duro teatro fin guerra anche nel 1943, quando i nazisti picchiarono duro bruciando la città e uccidendo tutti i maschi di età superiore ai 15 anni. La natura ci riporta per fortuna a momenti più armonici, con le famose grotte dei laghi. Di Kalavryta e delle montagne a piedi del monte Elmo ne parleremo nella sezione apposita.
  • Il ponte Rio Antirio
    Il ponte Rio Antirio è un pò l’equivalente del Golden Gate in salsa ellenica. È una meraviglia dell’ingegneria e dell’architettura moderna, ed è sempre un’emozione attraversarlo. Potrebbe riempire (e lo fa, ecco qui la puntata intera in italiano) puntate intere di documentari su Discovery Channel e ne lasciamo la descrizione a loro. È vicino al centro città e anche chi vuole dirigersi subito verso Atene (direzione giusta) farebbe bene ad uscire dall’autostrada (uscita Rio) e fotografarlo da vicino. A cosa serve? È diventata questa la strada principale per raggiungere località importanti come Corfù, Igoumenitsa, Lefkada e Preveza partendo da Atene, accorciando di molto i tempi ed evitando di percorrere le zone montagnose e sempre piene di leggenda del Monte Parnasso, a nord del Golfo di Corinto.

COME ARRIVARE E DOVE ANDARE

Non c’è nulla di più facile che arrivare a Patrasso, anche se sarà lento. Da Ancona, Venezia, Bari e Trieste, tutte le navi e i traghetti che traversano lo Ionio sulla rotta Italia-Grecia fanno infatti sempre capolinea proprio a Patrasso. È un porto non da poco.

traghetti Serifos
Per muoversi tra Patrasso ed Atene, invece Ktel Patrasso ha istituito una vera e propria navetta, con bus anche ogni mezz’ora negli orari di punta. Qui gli orari, sono in greco ma fatevi aiutare dal traduttore automatico. Sono solo 200 km e l’autostrada in ottime condizioni, tra l’altro recentemente completata in ogni suo punto.
Patrasso, essendo il cuore del Peloponneso, è anche baricentrica per tutte le località più importanti della penisola, specie la parte ionica. Gli appassionati di storia passeranno di qui per Olimpia, e poi vorranno fermarsi a fare un pò di mare a Pyrgos e Kyparissia. Sia mai detto che in Grecia si rimanga a secco di bagni & cultura.