Amorgos
Amorgos: l’incanto con cui confrontarsi almeno una volta nella vita
Sfogliando le Cicladi su una mappa, Amorgos è l’ultima che s’incontra partendo dal Pireo, ed è l’incanto con cui bisogna confrontarsi almeno una volta nella vita. L'isola famosa per il suo monastero e per le sue spiagge blu come il cobalto si alza drammatica dai fondali dell’Egeo, allungandosi come un dragone solitario per oltre 30 km in linea d’aria.
Il capoluogo di Amorgos, la bellissima Chora
Baciata da una bellezza sovrana e magnifica, quasi terribile nei suoi silenzi, a volte drammatica nella sua rocciosa solitudine, Amorgos è capace di rivoltare i sentimenti, inquietandoli. Non è un'isola facile, e non piacerà a tutti. La sua essenza non è una cattura immediata, come avviene a Paros e Milos; dei quattro elementi appartiene più all'aria che all'acqua, più alla terra che al fuoco.
Amorgos, ha una bellezza oscura, quasi fatale. Prima ti respinge con la sua alterità, i suoi colori cupi, il vento spaventoso che scende dai vertiginosi crinali per rapire i sensi turbati. Poi piano piano adesca e corrompe, con la forza di uno sguardo che dalla chora fiammeggiante di bianco precipita su paesaggi onirici, e capre e porticcioli, spegnendosi nel mare infinito della spiaggia di Mouros.
Indice:
- La personalità di Amorgos
- La mappa
- Dove dormire
- Katapola ed Aegiali
- La Chora
- Cosa vedere
- Il monastero
- Le spiagge
- Come arrivare
- Day trips
- Come spostarsi
- La vita notturna
- La gastronomia
- Il meteo
- Quanto fermarsi
- Le nostre opinioni
La personalità di Amorgos
Chi potrà dunque andare d'accordo con Amorgos e la sua ruvida grazia? Se non tutti, molti. Sicuramente gli introversi, quelli che cercano di assaporare un'isola greca dall'atmosfera senza tempo anche in alta stagione. Amorgos non è mai stata un posto da party selvaggi, quanto piuttosto un luogo da meditazione, dove vivere vacanze al mare dal piglio intellettuale e dove passeggiare tra sentieri ben segnalati e fare il bagno in spiagge che prendono in prestito i colori dal cielo e dalle nuvole.
Vacanze ad Amorgos inoltre non significa solo dormire, oziare, mangiare. Alzi la mano chi avrebbe mai detto che un'isola così lontana e poco popolata come questa potesse essere il centro culturale di un piccolo angolo di mondo. Ad Amorgos ci si può immergere pienamente nel vivere "nissiotiko" ossia "isolano" in greco: una cultura forte ed espressiva come il suono del violino, lo strumento prediletto, e che si dichiara a tavola come nei sentimenti in emozioni increspate come il suo mare.
Solo nelle taverne di Amorgos si possono ascoltare canzoni che cantano dell' Express Scopelitis, il gioiello di Katapola, solo qui risuonano i salmi tra le mura dell’incredibile monastero di Chozoviotissa. Ad Amorgos basta un bicchiere di rakomelo per condividere le preoccupazioni dei pastori e piangere con loro per gli amori non corrisposti di ragazze delle vicine isole di Iraklia e Schinoussa.
Amorgos è insomma il cuore profondo della cultura delle Cicladi, un’isola di cui non si può fare a meno. Un’isola amata e agognata, sognata e desiderata, dai tanti sfuggita e per questo terribilmente malinconica. In quello spleen così greco che quando si aggrappa non lascia alcuno scampo, noi ci sciogliamo ogni volta.
Amorgos mappa
Prima di buttarci a raccontare cosa vedere ad Amorgos, capire quali sono le migliori spiagge, fare conoscenza dei villaggi e del monastero e scoprire come arrivare come muoversi su quest'isola lunga e stretta, è meglio farle prendere forma. Diamo allora un'occhiata a come si presenta l'isola in questa piccola e senza pretese mappa di Amorgos.
Dove dormire ad Amorgos nei nostri hotel
Consigliamo di abitare a Katapola a quelli che vogliono tastare il polso dell’isola e sanno che la vogliono girare tutta. Prendere uno studios o un hotel a Katapola sarà un piacere per chi adora la vita sempre indaffarata di un porticciolo, vedere arrivare l’Express Scopelitis alla sera al ritorno da Naxos e spiare cosa succede in coperta dei piccoli yacht ormeggiati sul molo.
Dormire a Chora Amorgos funzionerà invece alla grande per i più romantici: abitare lassù è un’esperienza unica, più riservata anche perchè qui le strutture sono molto poche, ed in più comoda perché si trova proprio nel centro di Amorgos, perfetta per risparmiare chilometri nelle tante escursioni di giornata. Si sarà lontani dal mare, ma sarà garantito uno splendido bagno di luna!
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Aegiali è il posto migliore dove invece prendere un hotel ad Amorgos. Lo è per la stessa definizione di hotel, qui sono le comodità ad essere messe in primo piano. Ad Aegiali ci sono più resort che da qualunque altra parte sull'isola e questo perchè nonostante sia la cittadina più remota, è fatta su misura per la vita di spiaggia. Aegiali è l’ideale per le famiglie, per chi privilegia la tranquillità rispetto a tutto il resto, e per quelli che pensano che Grecia sia la meta ideale per "distanziamento sociale" e mare cristallino.
Potete controllare tutte le nostre proposte, e prenotare direttamente tramite il nostro sito, nella nostra sezione dedicata al dove dormire ad Amorgos, dove abbiamo anche scelto alcuni alloggi sparsi per l’isola, per i più avventurosi ma anche per i più curiosi.
Katapola ed Aegiali, eterne rivali
La maggioranza di noi farà conoscenza con Amorgos tramite il porto principale dell'isola, Katapola. Un posto fantastico, un covo di vecchi lupi di mare e baffuti marinai sovrappeso che ti guardano curiosi mentre prendono un caffè e ti hanno già dimenticato al sorso successivo. Katapola è una riga di case direttamente affacciata sul molo, dritta, squadrata ed essenziale. Cemento e tavolini, facciate bianche incipriate e finestre di legno colorato, scrostate dal sole e dall'incessante muggire del mare.
Aegiali, Amorgos
Katapola ha comunque il cuore più chiuso tra tutti i villaggi di un'isola già scontrosa di suo, e la si conquista a fatica. Rimane il nostro posto preferito di Amorgos, e anzi per noi da sola "fa" Amorgos. Ma è la sua rivale che è molto più brava di lei nelle relazioni sociali. Per molti vacanzieri, Amorgos fa rima con Aegiali. Aegiali è proprio relax. Isolatissima in fondo all'isola, su una spiaggia di sabbia e dal colore eccezionale, protetta da una pianura fertile e ancora intensamente coltivata, Aegiali al contrario della sua rivale fa innamorare alla velocità di un colpo di fulmine.
La chora di Amorgos
All’inizio dei nostri pellegrinaggi in Grecia, io e Katerina eravamo soliti competere tra noi per decidere quale fosse la più bella "Chora" della Grecia. Per chi non lo sapesse, la chora è di ogni isola greca il "villaggio", di solito il vecchio centro storico, spesso abbarbicato in cima a qualche spettacolare collina e immancabilmente e inesorabilmente bianco, inestricabile dedalo di vicoli immacolati, lattei.
La Chora di Amorgos è magica al tramonto
E così i due innamorati spendevano soldi di biglietti di navi e tempo della loro relazione andando alla ricerca del vicoletto con più buganvillee. Del villaggio con più finestre blu. Della chora con più chiesette. Insomma, l’apoteosi della cartolina da spedire a casa. A tutt’oggi non sono ancora riusciti a mettersi d’accordo, sul più bello di tutti però sono in sintonia che quello di Amorgos potrebbe esserlo senza dubbio. C’è Folegandros che le fa concorrenza. C’è Patmos che ha il suo perchè. Il panorama dalla Chora di Serifos è pazzesco. Ma la chora di Amorgos è una cosa a parte. Serve passeggiare per queste viuzze di calce per capirlo. Serve sentire il vento che - accipicchia se quassù soffia forte - per immaginarsi cosa vuol dire passare un inverno da queste parti.
La Chora di Amorgos è campagna e montagna. E poi è così pratica, proprio in mezzo all’isola. Nascosta dal mare perchè i pirati non la scoprissero e non la desiderassero. Aprite la porta di uno dei suoi ristoranti e ballate al ritmo del violino. Solo allora capirete cos’è Amorgos per Andrea e Katerina.
Cosa vedere ad Amorgos
Amorgos non ha molte cose da vedere nel senso classico del termine, è lei stessa il luogo di interesse e il senso del viaggio. Le strade, le scogliere, i mulini a vento, i sentieri arditi e i vicoli disegnati. C'è tutto.
L’antica Minoa è una delle due grandi attrazioni del cosa vedere ad Amorgos. Si tratta di un antico sito, proprio sopra Katapola, che si raggiunge in un quarto d’ora di sentiero segnalato ed estremamente panoramico. Il sito dell'antica Minoa, ci racconta che già 1000 anni prima di Cristo la vita scorreva impetuosa ad Amorgos e Cristo ha continuato anche dopo ad avere un occhio di riguardo per questo brullo scoglio catapultato in mezzo all’Egeo. Minoa si, proprio come la civiltà di Cnosso e che ha reso Creta famosa nel mondo. Pare fosse una delle residenze del Re Minosse in persona.
C'è poi il "navagio". Se quando uno dice "spiaggia del relitto pensa subito a Zante, pochi sanno che ne esiste un'altra proprio qui, ad Amorgos, nella sua parte sud chiamata Kato Mera. Non è di certo così maestosa ed imperdibile, ma ha di sicuro il suo fascino. Non è tanto da farci un bagno quanto per scattare delle belle foto, e soprattutto per godersi una magnifica escursione di una giornata, che avrà il suo top nella scoperta della vicina isoletta di Gramvoussa.
Gramvoussa è una delle due isolette satelliti di Amorgos. Entrambe sono disabitate ed entrambe sono raggiungibili con piccoli taxi boat dalla spiaggia fronteggiante, di per suo degna di buone nuotate. Il caicco parte solo a volte, quando il vento lo permette, e soprattutto quando il capitano ne ha voglia. Vale la pena comunque arrivare sino quaggiù e tentare la traversata, magari informandosi prima in qualche agenzia di Chora, Aegiali o Katapola.
La seconda isoletta di Amorgos è quella così preziosa che ripara dal vento e dal mare aperto la costa occidentale dell'isola. Si chiama Nikouria e la si raggiunge dalla spiaggia di Agios Pavlos, sempre con una barchetta che fa avanti e indietro ad orari prestabiliti. La sua figura è imponente e c'è una sola spiaggia servita da un bar e da alcuni ombrelloni. Mare limpido ed esperienza da non perdere!
Il monastero di Amorgos
Il monastero di Amorgos è anche uno dei più belli e famosi di tutta la Grecia. Panagia Hozoviotissa è uno dei luoghi più incantevoli da noi mai visitato in Grecia. Come le Meteore, meglio delle Meteore. Sarà la roccia, sarà il mare, sarà la scalinata per raggiungerlo che sembra ti purifichi da tutto quello che non è necessario nella vita. Sarà il silenzio delle sue stanze, le loukoumades e il rakomelo che vengono offerti dal pope ortodosso ad ogni visita. O semplicemente la vista. Una volta ci siamo venuti per la sua festa, il 21 novembre. Avevamo l’isola tutta per noi, e la vita aveva un sapore così pieno, così nostro, che sembrava un sogno, e forse lo era.
Panagia Hozoviotissa, il monastero di Amorgos: forse il più bello di Grecia
Il monastero era potente, una volta e addirittura possedeva tutte le Piccole Cicladi. Oggi accoglie circa una quindicina di monaci, la sua costruzione è una storia tutta da raccontare e che risale all'anno del Signore 812. Scelta la posizione ed iniziata la costruzione più in basso, circa 300 metri al di sotto di dove si trova ora, una notte tutto venne distrutto da forze sconosciute. Vedendo questo, gli operai pregarono la Vergine Maria per un segno di dove ricostruire il Monastero. Il giorno successivo, tutti gli strumenti vennero ritrovati - compresi uno scalpello e una borsa da lavoro in paglia - nascosti nel punto in cui oggi si trova il campanile del monastero. E queste "reliquie" sono conservate tuttora all'interno della cappella del monastero!
Ci si arriva a piedi, partendo da Chora, su un sentiero ben segnalato che inizia proprio quando il villaggio finisce. Sono molte scale però, prima in discesa, poi in salita. Si può anche arrivare con il proprio mezzo, posteggiando dove si trova posto proprio dove finisce la strada asfaltata, la stessa che scende anche alla spiaggia di Agia Anna, una delle più famose dell'isola. Alcune volte al giorno, al monastero di Amorgos arriva anche l'autobus locale.
Attenzione che il monastero di Amorgos non è sempre aperto. Di solito i monaci tengono chiuso nelle ore centrali della giornata, e così la mattina presto e il tardo pomeriggio sono gli orari indicati alla visita.
Le spiagge di Amorgos
C’è tanto da dire e da raccontare delle spiagge di Amorgos. E infatti lo abbiamo fatto, raccontandole per filo e per segno nella pagina appena linkata. Quello che ci preme raccontare già adesso è però un altro fatto.
Poche altre isole in tutta la Grecia, anzi forse nessun’altra, sono così incomprese per quanto riguarda le spiagge! Vittime del loro luogo comune. Ognuno si sa, soffre del proprio dolore, e Amorgos ne ha uno in particolare: molti pensano abbia spiagge inaccessibili, complicate da raggiungere, non adatte ai bambini. Non è vero!
Kalotaritissa Beach, una delle più belle delle spiagge di Amorgos
La maggioranza delle spiagge di Amorgos, per incominciare, si raggiunge comodamente in macchina, posteggiando magari a filo del bagnasciuga. È il caso di Aegiali e di Agios Pavlos, di Agia Anna e di Mouros, di Kalotaritissa. Le altre le si raggiunge invece in barchetta, con il taxi boat. Comodo comodo, questo mezzo aiuta anche a tenere lontana un pò di gente, come quando di sceglie di andarsi a tuffare a Maltezi, a Nikouria e Gramvoussa.
I nostri piccoli, e non vediamo l'ora di fargliele testare personalmente adesso che ne abbiamo due, ameranno soprattutto la sabbia di Aegiali. I più grandicelli, non potranno che adorare il divertimento dello snorkelling, come a Mouros e Agia Anna. Per tutto il resto c’è il trekking, è vero. Assolutamente indimenticabile a questo proposito è la camminata che da Aegiali (Potamos) porta alla spiaggia di Halara, maestosa e nascosta tra le rocce come il rifugio di uno sparviero. Ma è solo la ciliegina sulla torta, e non certo l’intera crostata di ciliegie ad essere fatta così.
Come arrivare ad Amorgos
Le cose belle della vita vanno volute, attese e conquistate. Il prezzo per arrivare ad Amorgos e respirare la magica atmosfera dell'isola oscilla tra le 9 ore di traghetto necessarie per raggiungerla da Atene alle 60 euro e fischia di aliscafo da sborsare per il tragitto da Mykonos o da Santorini, le isole greche con aeroporto e voli diretti dall'Italia più vicine ad Amorgos.
Personalmente, è un prezzo che saremmo disposti a pagare anche a costo di indebitarci. Non senza però aver letto le clausole, i termini e le condizioni, ossia tutte le informazioni precise per arrivare ad Amorgos che abbiamo sintetizzato nella pagina appena indicata. Ah, al link troverete anche le istruzioni per acquistare i biglietti delle navi e conoscerne gli orari.
Una piccola dritta che potrebbe aiutare al momento di cercare il biglietto giusto: Amorgos ha due porti ben distinti, Katapola ed Aegiali. Le navi veloci fermano tutte solo a Katapola, e così anche la linea principale di traghetti convenzionali. A giorni alterni, però, questa nave di Blue Star Ferries fa un giro diverso ed attracca ad Aegiali, unica a chiamare fermata in questo porto insieme al piccolo e ribelle Express Scopelitis.
Day trips: le isole vicino ad Amorgos
Amorgos è anche una buona base per un soggiorno intero di una vacanza che comprenda una visita a tutto il mini arcipelago delle Piccole Cicladi. Un giorno qui, un giorno là, e la sera di nuovo ad Amorgos.
Come fosse una ipotetica freccia biforcuta infatti, Amorgos si trova inserita nei collegamenti che partendo da Naxos (e Atene) portano a Koufonissi, Schinoussa, Iraklia e Donoussa, e sul lato contrario, proseguono da un lato verso Astypalea e e il Dodecaneso dall’altro verso Santorini, Folegandros e le altre Cicladi.
L'Express Scopelitis, ad esempio, parte la mattina presto, di solito alle 7 o anche prima da Katapola e tocca tutte le altre Piccole Cicladi prima di arrivare per pranzo a Naxos. Da qui riparte dopo pranzo per fare ritorno ad Amorgos in tempo per cena. Ottimo per un day trip da non dimenticare. Controllando gli orari alla nostra biglietteria inoltre si potranno aggiungere ore preziose combinando questa nave con gli operativi di Blue Star Ferries.
Astypalea e Santorini invece, sull'altro lato dell'isola, sono difficili se non impossibili da visitare in giornata. Per loro è necessario pianificare di fermarsi alcuni giorni e non è che sia una cosa così brutta, non è vero?
Come spostarsi ad Amorgos
Amorgos è un'isola particolare da questo punto di vista, da visitare a pezzi, a scaglioni. Un giorno qui, un giorno li. Un giorno a piedi, un giorno in barca. Per cui uno sarebbe tentato di dire vabbè, prendo quello che mi capita la mattina e vedo.
In realtà poi si scopre che le distanze sono elevate e la macchina a noleggio risolve una marea di impicci. Colazione a Katapola, cena a Chora, e bagno ad Aegiali? Il bus ha orari troppo rarefatti (che si trovano nella pagina dedicata a come muoversi ad Amorgos) per permettere una vita così. Il motorino forse.. ma che fatica in salita tra i tornanti.. il quad ha poco senso, è tutto asfalto.
In ogni caso, su Grecia Mia si può sempre prenotare il mezzo di locomozione preferito, adatto ad ogni disponibilità di spesa, con consegna in hotel o direttamente al porto.
Spostarsi ad Amorgos significa percorrere queste strade.
La vita notturna di Amorgos
A proposito di movimento, ma stavolta di un altro tipo, ancora qualche riga in più. Parliamo della vita notturna di Amorgos! Una movida mai sfrenata, mai caciarona, nulla di sfrontato. Si esce alla sera come i ragazzi greci, che qui sono la maggioranza dei turisti. Tardi, molto tardi. Poi un cocktail, magari uno shot di masticha, risate e imprecazioni contro quel traditore di Tsipras. I bar non sono tanti ma sono tutti di qualità, e ci sono anche un paio di locali dove si balla, non discoteche ma baretti bui e intriganti.
Anche ad Aegiali e Katapola qualcosa della vita notturna di Amorgos si trova sempre, ma qui la nightlife è più che altro una passeggiata dopo i ristoranti, sul lungomare. Qualche partita di calcio d’estate. Curiosare piccoli negozi e studiare gli orari dei traghetti all’agenzia di viaggi locale. Il bello della vita notturna di Amorgos è che la notte scivola via serena, sarà la campagna che ci avvolge, il mare che ti isola dal resto del mondo. Alla faccia della mattina, che non vorresti arrivasse mai.
La gastronomia: cosa mangiare ad Amorgos
Amorgos esalta la cucina tradizionale delle Cicladi con ingredienti locali e materie prime "amorgiane", preparate con rinnovata passione da giovani produttori locali. Un pò ovunque nei villaggi sparsi sull'isola le taverne presentano sul menu piatti tradizionali saporiti e senza fronzoli, e che per noi sono assolutamente tra le motivazioni principali per un viaggio in questo pezzetto di Egeo.
Da assaggiare assolutamente allora saranno i tanti tipi di formaggio, dal ladotiri al kopanisti, passando per l'Anthothiro e la xynomizythra. Oppure il pasteli, quel dolce fatto a barretta di sesamo e miele. E poi la carne, primo fra tutti il classico patatato, dal nome divertente e che viene celebrato in una sagra tutti i 25 luglio. Menzione d'onore per gli alcolici, tra cui assolutamente da provare saranno lo psimeni raki e il suo più dolce parente, il rakomelo che ci viene sempre voglia di bere in quantità industriali!
Amorgos: meteo e vento
Il vento di meltemi, a proposito. Amorgos è isola ventosa, specie lungo la strada che corre a 600 metri sul livello del mare snodandosi a fil di cielo da Chora verso Aegiali da un lato e verso Kalotaritissa e Kato Mera dall'altro. Questo aspetto del vento spaventa molti, ma se d’inverno è vero che la sferza senza pietà, in estate è di solito una benedizione irrinunciabile.
Inoltre, la costa di Amorgos dove si trovano Katapola ed Aegiali - i due centri principali e quelli dove la maggioranza di noi si fermerà ad alloggiare - è 100% sempre riparata. Nelle spiagge, (sabbiose!) i bambini possono giocare sereni. Prendere il sole senza preoccuparsi che il telo da mare fugga via insieme al primo granello di sabbia possiamo dire che sia la norma. Ma il meteo è ballerino, e noi non siamo meteorine... Il disclaimer era necessario.Quanti giorni stare a Amorgos?
Amorgos non è isola da toccata e fuga, e come abbiamo anticipato è meglio dividerla in 4 sezioni (Katapola, Chora, Aegiali e Kato Meria) e dedicare qualcosa più di una giornata a ciascuna. 4 giorni è davvero il minimo di quanto stare ad Amorgos. Bisogna infatti viverla attivamente: Amorgos è ancora intatta, vecchio stile come poche. Ruvida, poco aperta al mondo. Ci vuole tempo per aprirne la buccia.
Ma spesso, molti turisti si accontentano di meno. Si fermano ad Amorgos una, due notti e via verso l'isola successiva, di solito Koufonissi. Con così poco tempo a disposizione serve fare delle dolorose scelte. Ad esempio in un giorno soltanto si potrà avere tempo per Katapola, la chora e forse il monastero di Chozoviotissa.
Amorgos in due giorni permette di spingersi oltre e dedicare tempo all'esplorazione di Aegiali e dei favolosi vilaggi soprastanti, Tholaria e Langada. Ma questo significherebbe perdere tutta una visita a Kato Mera, probabilmente non riuscire a fare il bagno a Nikouria, e se poi la sera uno sbaglia taverna, non avrà tempo di rifarsi! Allora no, Amorgos in tre giorni è un pò troppo poco secondo noi...
Ormai si sarà capito, Amorgos non ti deve conquistare lei, devi farlo tu, metro dopo metro, spiaggia dopo spiaggia, sentiero dopo sentiero: con tutto il tempo che questo comporta. E anche perchè oltre a lei ci sono le isole vicine delle Piccole Cicladi. Se avrai tempo e voglia di conoscerla, sedurla, apprezzarla, Amorgos ricambierà a suo modo. Anche se comunque rimarrà al suo posto, amata dai suoi tanti aficionados e protetta dai suoi venti e le sue gelose, e speriamo sempre inscalfibili, tradizioni.Opinioni finali: Amorgos è un "le grand bleu"
Amorgos, riassumendo, è una scelta perfetta per chi cerca quell’isola mistica, inafferrabile, tradizionale, ma non sa ancora quale. Amorgos è una collezione di spiagge di ciottoli, monasteri (non solo Chozoviotissa: quanto è delizioso il Valsamitis, sul sentiero numero 3!) curve scavate tra montagne sempre circondate dal quel blu che non finisce mai. A proposito.
Le grand bleu è Amorgos
Amorgos è da sempre una destinazione di culto per i francesi. Perchè? Si, per quel vecchio film di Luc Besson, Le grand bleu. Il Grande Blu. Per la gran parte è stato girato qui e racconta la storia di amicizia e rivalità tra due campioni di apnea. Uno italiano, interpretato da Jean Reno nel panni di Enzo Molinari (ispirato a Enzo Majorca) e l’altro francese, Jacques Mayol.
Le Grand Bleu è un film bello, malinconico, sottomarino, da vedere assolutamente prima di partire, o dopo, a seconda dei gusti. Occhio che la versione italiana, uscita solo nel 2002 per una causa di diffamazione intentata da Majorca stesso, è tagliata di un quarto d'ora rispetto all'originale, proprio per ottenere il consenso di quest'ultimo.
© Testo: Andrea Pelizzatti – © Foto: Katerina Pouliaki