Domenica delle Palme in Grecia: tradizioni ortodosse, simboli e significato spirituale

In Grecia, la Domenica delle Palme – conosciuta come Kyriaki ton Vaïon – è molto più di una semplice data liturgica: è un’esplosione di fede, simboli e riti profondamente radicati nella tradizione ortodossa. Celebrata con solennità e gioia, questa giornata segna l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto dalla folla con rami di palma e grida di “Osanna”.
Nelle chiese ortodosse greche, la celebrazione assume un tono maestoso: l’iconostasi si veste a festa, l’aria si riempie di incenso, e i fedeli stringono tra le mani rami di palma intrecciati con cura o, nelle zone dove le palme scarseggiano, ramoscelli di ulivo e alloro. Il significato è lo stesso: onorare la regalità di Cristo e prepararsi spiritualmente alla Settimana Santa.
Ma la bellezza di questa festività non è solo spirituale. C’è qualcosa di profondamente umano e comunitario nel modo in cui viene vissuta in Grecia. Le strade si animano di famiglie vestite a festa, i bambini ricevono piccoli ramoscelli benedetti come simbolo di protezione, e non manca mai un pranzo speciale, anche se quaresimale. In molte tavole greche, è tradizione mangiare pesce – uno dei pochi "sgarri" consentiti in questo giorno durante la Quaresima ortodossa.
Tra icone, canti bizantini e sorrisi sinceri, la Domenica delle Palme in Grecia è un ponte tra terra e cielo, tra rito antico e vita quotidiana. È il momento in cui fede e tradizione si intrecciano – proprio come quei rami benedetti – regalando ai fedeli un assaggio di Pasqua e una profonda sensazione di rinascita.