Monemvasia
Monemvasia, detta anche Malvasia, è uno dei posti più incredibili possa capitare di viaggiare in Grecia, e forse in Europa. Per noi che siamo appassionati di Medioevo, poi, la sua visita è un sogno diventato realtà. Passeggiare per la rocca di Monemvasia, sentire sotto i piedi passi di cavalieri, lo stridore di armature, girare lo sguardo verso il mare e cercare le galere in partenza per Lepanto. E ancora, fissare gli sguardi delle donne e immaginare veli e timidezze, negli accenti parole veneziane, di quando la Serenissima Repubblica dettava legge su questi mari.
Monemvasia è senza ombra di dubbio il posto più impressionante del Peloponneso, come Mystras, meglio di Mystras. Una tappa imperdibile per ogni appassionato di Grecia e una sosta indimenticabile per tutti coloro che vogliono abbinare un pò di cultura al mare cristallino del nostro paese preferito.
Dove si trova Monemvasia?
Monemvasia si trova in posizione remota ma strategica, sulla costa orientale di una regione della Grecia chiamata Laconia, che comprende anche la mitica penisola del Mani e che ha come capitale nientepopodimeno che Sparta. Come a dire, qui si è fatta la storia del mondo!
Come arrivare a Monemvasia
È molto semplice arrivare a Monemvasia direttamente in auto. Una volta sbarcati in aeroporto ad Atene, si prende l'autostrada Olimpia direzione Kalamata, oltrepassando prima il canale di Corinto e la città di Tripoli, seguendo poi l'indicazione per Sparta, e successivamente quella per Gythio. Prima di quest'ultima cittadina la statale si biforca ancora e qui potremo finalmente seguire le indicazioni prima per il villaggio di Moloi e infine Monemvasia.
Sempre da Atene si può anche arrivare a Monemvasia in autobus, con la corsa di Ktel Lakonias, che offre ben tre corse al giorno tutti i giorni della settimana, tutto l'anno.
Raggiungere Monemvasia è semplice anche da Patrasso, dove si potrà sbarcare in Grecia direttamente con la nostra macchina dopo aver attraversato l'adriatico in nave una volta imbarcati ad Ancona, Venezia, Bari o Brindisi. Da Patrasso a Monemvasia la strada è identica a quella che si deve percorrere da Atene da Corinto in poi.
Però si potrà prendere anche un itinerario diverso, costeggiando il Peloponneso lungo la sua costa occidentale, cosa che permette anche di fermarsi a visitare l'antica Olimpia a metà strada. In entrambi i casi andranno calcolate poco più di 4 ore di viaggio, visto che quello da Patrasso è un viaggio circa 320 km di distanza.
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Dove parcheggiare a Monemvasia
La rocca che ospita Monemvasia è completamente pedonale, e non permette accesso alle macchine. Per cui il parcheggio, specie in alta stagione, può essere difficoltoso e va cercato nella parte nuova della città o se fortunati lungo il ponte che conduce all'ingresso fortificato. Ingresso che tra l'altro da il nome alla località: il termine Monemvasia viene infatti dal greco "unica porta".
Un pò di storia
La storia di Monenvasia è antica. Origina molto prima che da quel 375 dc in cui un devastante terremoto la plasmo nel suo aspetto attuale. Gli inizi sono addirittura minoici, la civilità madre di Creta, e parliamo di circa 2500 prima di Cristo. Poi si sono succeduti un pò tutti, e ne hanno fatto importante bastione difensivo prima i Bizantini, poi i Veneziani e infine gli Ottomani. Tre civilità che hanno lasciato il segno su questa rocca bagnata di sangue e di amore, di fedeltà e di dolore.
La storia recente è più triste, nel senso che dopo l'indipendenza greca gli abitanti abbandonarono quasi completamente la rocca, per trasferirsi a Gefyra (la parte nuova) oppure ad Atene. Monemvasia venne poi riscoperta a partire dagli anni 70, questa volta come magnete turistico. I locali vendettero le loro case ai visitatori e piano piano si arrivò alla Monemvasia di oggi. E visto che parliamo di vacanze, andiamo a conoscere le sue spiagge.
Monemvasia spiagge
Il punto forte di Monemvasia non sono certo le spiagge. Ma comunque le opzioni non mancano: siamo pur sempre in Grecia!
La migliore spiaggia in cui buttarsi in costume a rilassarsi sotto l'ombrellone è Ambelakia Beach, che si trova a solo qualche km di distanza, e che è un posto sereno e di totale relax. Ambelakia è una spiaggia valida e cristallina, dalla sabbia chiara e grossolana, in parte attrezzata e in parte libera.
Molto più vicina, nella parte nuova di Monemvasia, c'è la spiaggia del paese. Una spiaggia che troviamo molto suggestiva e fatta di ciottoli, con un panorama eccezionale proprio di fronte alla rocca che vista da qui si erge maestosa dal mare, fotogenica come non mai. Per concedersi un bagno meglio avere le scarpette da scoglio con sè.
Pori Beach è invece la prima scelta tra le spiagge di Monemvasia che si trovano sulla parte nord del litorale. Si tratta di un'ampia spiaggia, anche in questo caso in parte organizzata e in parte selvaggia, dal mare molto pulito, tanto da essere bandiera blu. C'è un ristorante e anche da qui il panorama sulla rocca all'orizzonte non potrebbe essere migliore.
In generale, però, non si viene a Monemvasia per il mare. Per fare quello consigliamo di spostarsi di un'oretta di strada, e una quarantina di km, per raggiungere almeno la spiaggia di Plytra. Plytra Beach è una spiaggia ideale: mare limpido dalle sfumature verdi che farà innamorare anche i più restii, e visto il fondale basso, anche quelli che non amano troppo nuotare, ma solo godersi un bel posto in santo relax.
Il meglio però, è solo di poco ancora più lontano: la magica isola di Elafonisos. Qui le spiagge sono di livello assoluto, per una combo perfetta di abbronzatura e cultura come raramente altrove è possibile in Grecia.
Monemvasia cosa vedere
Ecco quello che davvero non si può perdere di fare una volta a Monemvasia, contando che tutta la cittadina è una "cosa da vedere" e perdersi tra le sue viuzze e le sue stradine acciottolate è la vera, grande, attrazione in sè.
Salire alla città alta, che in greco viene chiamata Ano Poli.
Il Kastro (centro storico) di Monemvasia è suddiviso in due parti: la città bassa, che è quella più viva, dove le case storiche hanno preso la moderna forma di appartamenti in affitto e moderni hotel, ma anche piccole boutique, locali e taverne; e la parte alta della città, un'area monumento, dove passeggiare tra le rovine e che un tempo ospitava le case più imponenti di Monemvasia, compresa la chiesa di Agia Sophia, una delle chiese bizantine più notevoli del periodo.
Agia Sophia / Santa Sofia
Non è facile salire in cima, o meglio, ci vuole dedizione per seguire un sentiero che si inerpica ripido tutto in salita e ben segnalato, a cui si può accedere da più punti della città vecchia. Andando piano, ci vorrà almeno un quarto d'ora, ed è bene avere con sè scarpe comode e da ginnastica. Tanto che presto verrà realizzata una funivia per migliorarne l'accessibilità. Raggiunta la cima, lo spettacolo della città sotto ai nostri occhi, e del mare che sembra inghiottirla, è uno spettacolo unico e indimenticabile.
La nostra selezione di hotel a Monemvasia
Il portello
La porta sud della città bassa di Monemvasia si affaccia direttamente sul mare, ed è chiamata con il nome di Portello. Nei tempi antichi, veniva utilizzata come punto di accesso alla città fortificata via nave; oggi invece quando le onde e le condizioni del mare lo permettono viene utilizzata come "trampolino" per tuffarsi in acqua.
La collezione archeologica di Monemvasia
Il piccolo ed interessante museo archeologico si trova affacciato sulla piazza centrale di Monemvasia e vista la location, è facile immaginare come abbia rivestito molti ruoli durante la sua lunga e travagliata storia: questo locale è stato infatti una moschea, una prigione e una caffetteria. Oggi ospita la collezione di reperti ritrovati nella fortezza e nei suoi dintorni, oggetti che aiutano a raccontare la storia del Kastro e il suo legame con il mondo del suo tempo. Il museo archeologico è uno spazio magico e una sosta veloce che vale il piccolo prezzo d'ingresso, di appena un paio di "eurini"!
La casa di Giannis Ritsos
Il poeta Giannis Ritsos è Monemvasia e anzi Monemvasia è Giannis Ritsos, la sua "nave di pietra". Un connubio indissolubile. Appena entrati dentro il cancello del castello, prendendo la prima strada a sinistra e salendo. si trova la sua ex casa: Oggi è chiusa ai visitatori ed è semplicemente segnalata da una targa e da un busto in bronzo dell'artista, ma si sta pensando di restaurarla e di aprirvi un museo, come sarebbe auspicabile. Potrete acquistare uno dei suoi libri su Limanaki, lo store di Grecia Mia!
Il faro di Monemvasia
Il faro, funzionante e ben tenuto, è situato appena oltre le mura est del kastro, e risale al 1896, l'anno delle prime olimpiadi moderne ad Atene. Accanto ad esso si trova un piccolo museo dedicato alla tradizione dei fari navali greci, con cartelli in greco e in inglese. Vale la pena di camminare per qualche minuto e raggiungerlo, anche solo per le foto e godere della splendida vista sul mare.
Monemvasia e Gefyra - Foto da Google Maps
Quanti giorni fermarsi a Monemvasia
Per chiunque viaggi di fretta, sarà bello sapere che si potranno vedere tutti i luoghi di interesse di Monemvasia in un solo giorno, tanto che la maggior parte dei visitatori la raggiunge facendo una gita in giornata dal Peloponneso oppure in barca da Nafplio e dintorni.
Un tempo così breve, però, non le fa giustizia. Per godere sino in fondo di quello che Monemvasia ci offre, l'ideale è quello di fermarcisi a dormire almeno una notte. Le serate sulla rocca sono infatti da favola, con un'atmosfera magica che si sprigiona dai vicoli, senza parlare del magico tramonto che si può ammirare dalla parte alta della città. Inoltre, di giorno ci sono le tre belle spiagge delle vicinanze. Insomma, la noia è di certo sconosciuta quando si decide di fermarsi a dormire a Monemvasia.
Dove dormire a Monemvasia
Le scelte sono due: Dormire nel centro storico di Monemvasia, per vivere appieno la atmosfera fiabesca, oppure optare per la comodità di alloggiare in un hotel con parcheggio a Gefyra, la località nel entroterra, di fronte alla Penisola di Monemvasia.
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Monemvasia meteo
Il meteo a Monemvasia sarà più o meno questo nei prossimi giorni
MONEMVASIALe opinioni di Andrea e Katerina
Noi Monemvasia la adoriamo. Negli anni, scoperte ormai tutte le isole greche, abbiamo messo occhio al Peloponneso, e non riusciamo più a distogliere lo sguardo da questa penisola unica al mondo. La doppia anima di Monemvasia, che si scopre antica e moderna a Gefyra (la sua parte nuova), ci ricorda per molti versi Rodi, con la sua incredibile città vecchia e la pulsante città nuova. Qui, la magia, aumenta quando il crepuscolo è passato. Che bello è rilassarsi con una birra e la vista eccezionale che ci offre la rocca, e la luna che si infila tra il mare tremolante e i vicoli sonnacchiosi.
Monemvasia costa pure meno che le Cicladi, che sono ormai care come l'Italia. Quasi irreale nel suo essere persa nel tempo, e anche completamente nello spazio, remota ed isolata com'è, Monemvasia ci offre una sensazione che prima di oggi abbiamo vissuto solamente nel villaggio di Mesta a Chios, romantico come lei. Lascia che la natura selvaggia abbracci l'anima e viaggi: se lo merita. Porta qui il tuo ragazzo, o ragazza, e partite insieme su questa nave di pietra. Tutti possono imbarcarsi.