Frappè greco
Il frappé greco, che in Italia viene spesso chiamato anche frappè al caffè greco, assume nel nostro paese preferito le sembianze di una vera a propria religione, praticata da Atene fino alla più sperduta località del Peloponneso che ci possa venire in mente!
Un vero e proprio compagno di vita, più che una botta di energia come siamo abituati con il nostro espresso. Il frappé deve durare a lungo, questa è la regola di base.Lo si ordina, spesso da asporto “sto keri”, in un bicchiere di plastica con cannuccia d’ordinanza, e poi via con sé, magari in macchina per un lavoro da fare o anche solo passeggiando sul lungomare.
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Il frappé in Grecia è un atto lento e che ti accompagna per un pò, con quel sapore forte nel palato e la sete spenta piano piano. Piccoli sorsi diluiti nel tempo, per non sentirsi mail soli. Come fosse un chewing gum o un amico pronto a sostenerti quando la giornata nella più assolata delle isole greche sembra non finire mai.
Il frappé greco è un Nescafè freddo, sempre con ghiaccio, quasi sempre con un poco di latte (intero, generalmente dal grasso al 6%).
Un piacere nelle giornate più calde!
Basta fare un salto al supermercato per un caffè solubile, quindi. In un bicchiere mettete uno o due cucchiaini di caffè, (e zucchero se lo vuoi dolce) con due dita di aqcua, e mescolate poi la dose con un frullino montalatte. Una volta creata una schiuma, dopo un paio di secondi, aggiungete più acqua e, per chi vuole, latte.
In Grecia, invece, una volta al bar, ordinalo in una di queste tra varianti.. La ragazza al bancone lo chiederà sempre.
Il frappè greco si beve:
glyko = dolce, ma molto dolce!
metrio = medio, ma sul dolce, oppure
sketo = senza zucchero
me gala = con latte.