Canale di Corinto
Il canale di Corinto è una tappa verso il Peloponneso
Il canale di Corinto è strano. Lo incontrerete anche voi scendendo in macchina da Atene viaggiando verso qualunque posto del Peloponneso sia la vostra meta, a volte senza nemmeno saperlo, a volte fermandoci di proposito. È una di quelle cosa vedere che una volta in Grecia non si possono perdere. Una di quelle “attrazioni” che tutti conoscono, anche chi non è mai stato in Grecia e mosso un dito dal divano di casa.
Eppure, il canale di Corinto è come se non esistesse. Per molti non è nulla più che un cartello nella nuovissima e veloce autostrada Olimpia che collega Atene al ponte Rio Antirio (Patrasso), e che proprio a Corinto si biforca, scendendo anche giù sino al Mani, sino a Kalamata.
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Per molti altri, invece, il canale di Corinto è giusto il piazzale dove si fermano i bus Ktel all’autogrill, lasciando 20 minuti ad autisti e viaggiatori per fumare una sigaretta o sgranocchiare una merenda. Poi se avanza tempo si attraversa un semaforo e ci si ritrova sopra il canale, due foto e via che si riparte.
Amici greci, valorizzatelo!
Si scoprirà che il canale di Corinto è un posto incredibilmente… balcanico. Valorizzato? Ma proprio no. Il canale di Corinto è oggi essenzialmente un ponte metallico giallo (anzi due paralleli tra loro), costantemente trafficato, delimitato da due edicole, chioschi o peripteri, chiamateli come volete, ai due lati. Famiglie di zingari e immigrati slavi che passeggiano, e l’infrastruttura per un pauroso (almeno per me che soffro di vertigini ) set per il bungee jumping. A proposito, per i coraggiosi, si chiama Zulu Bungy e questo è il loro sito.
Il canale di Corinto è insomma per molti una passeggiata di 5 minuti, magari con la macchina in seconda fila, su un ponte simil industriale in una zona degradata di una periferia greca. Ma che spettacolo è, ugualmente! Così profondo, alto, impressionante. Così storico, così significativo!
Il canale di Corinto, da qualunque parte la si veda, emoziona ancora. Essere a contatto con antiche infrastrutture, sapere che per primo ci ha pensato un tale Periandro, che Nerone ha inviato qui 6000 schiavi per costruirlo, sapere che un’idea così audace risale a quasi 3000 anni fa e che i greci hanno avuto la forza di portarlo a termine nel 1893, quando noi a Genova si fondava il Genoa.
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Quali mari mette in comunicazione il canale di Corinto?
Ci si chiede spesso cosa collega questo canale. Fondamentalmente, l’Egeo e lo Ionio. Risparmia un viaggio di 700 chilometri intorno al Peloponneso. Oggi il commercio navale è cambiato, ed è troppo stretto per i moderni cargo, visto che può ospitare solo navi di larghezza fino a 17,6 metri e pescaggio di max 7,3 metri.
Come funziona il canale di Corinto? Le navi possono passare attraverso il canale solo un convoglio alla volta e a senso unico. Le imbarcazioni più grandi devono essere rimorchiate da appositi rimorchiatori.
Il canale è attualmente utilizzato principalmente da navi turistiche, e vi transitano circa 20-30 navi ogni giorno. Più o meno ogni ora, quindi, c’è la possibilità di assistere allo spettacolare passaggio!
Quanto costa?
Passare sul ponte, sia a piedi che con la propria macchina, sopra il canale è gratis. In fin dei conti, è semplicemente una strada statale come tutte le altre. Chi invece fosse così fortunato da avere una barca propria, e fosse intenzionato ad attraversare il canale di Corinto, troverà a questa pagina tutte le informazioni e i costi sempre aggiornati per ogni tipologia di natante.
Pure la Red Bull ama il canale di Corinto
Il canale di Corinto è una tale fonte di ispirazione che è stato teatro di imprese di ogni genere. Già nel secolo scorso, una coraggiosa eroina greca, Margherita Dalmati, aveva attraversato lo stretto a nuoto.
Più recentemente, la nota multinazionale austriaca “ha messo le ali” a numerosi stunt negli ultimi anni, con grandi risultati di pubblico e marketing. Ne sa qualcosa l’australiano Robbie Madison che il canale se lo è saltato tutto in sella alla sua moto. Pazzo, genio, o eroe, non sappiamo rispondere.
E ancora. Non bastassero i saltatori, ci sono anche gli aviatori. La prossima performance estrema di cui vogliamo parlare è il volo di Peter Besenyei. Lui si che si è goduto il canale di Corinto come nessuno prima. Grande!
Gustiamoci insieme il filmato della sua impresa:
I dintorni sono molto più gradevoli
Chiunque passi di qui con una macchina, provi a dedicare ai dintorni del canale più tempo del preventivato. Mica tanto, basta una mezz’ora in più per visitare il canale anche non dal lato di Isthmia (quello classico, dell’uscita autostradale e dell’interscambio dei bus KTEL) ma dal lato della spiaggia di Kalamia, dove si trova un caratteristico ponte girevole che da accesso al passaggio vero e proprio. Su Google troverete questa zona indicata come Posidonia, proprio lungo la strada che collega la città di Corinto a Loutraki.
I dintorni del canale quindi sono una zona decisamente più gradevole, cosparsa di uliveti come quelli che danno origine a Qoppa (olio che vi consigliamo di acquistare subito, per immergersi sin da oggi nell'atmosfera greca in attesa del prossimo viaggio) adatta per pescare o anche solo per guardare chi lo fa, e che vi farà apprezzare maggiormente Corinto e i suoi dintorni.