Capo Sunio, promontorio delle meraviglie
Capo Sunio, ο Capo Sounio, è una di quelle mete onnicomprensive da non lasciarsi scappare. Che decidiate di fermarvi più giorni ad Atene e dintorni o che la vostra apparizione nella capitale sia fugace come quella del fantasma di Creusa ad Enea, si tratta sempre della gita fuori porta perfetta. Perché? Beh, proprio per la sua polivalenza. Questo lembo estremo di Attica che si tuffa nell'Egeo, poco più di un grosso promontorio che contrassegna il confine meridionale della regione, racchiude in sé vari motivi d'interesse. E, sicuramente, una dose elevatissima di bellezza.
Piacerà agli appassionati di archeologia e di storia antica, che qui potranno ammirare lo splendido Tempio di Poseidone a strapiombo sul mare, che si tinge dell'arancio più intenso nel momento iconico del tramonto. Piacerà anche agli amanti della natura, che avranno modo di apprezzare il forte contrasto cromatico tra il verde scuro della macchia (sempre presente anche nei mesi più caldi), il rosso argilloso della terra e il blu lapislazzuli del mare. E che dire della colonia di pernici che da qualche tempo ha colonizzato l'area e che ormai s'è assuefatta all'incessante andirivieni dei turisti? Se sarete fortunati, potrete assistere al quadretto di una pernice adulta che contempla il tramonto al limitare della rupe, o imbattervi nella corsa forsennata di un pulcino smarrito che cerca di raggiungere il gruppo.
Tutt'intorno al sito archeologico (che oltre al tempio dorico dedicato al dio del mare conserva anche le fondamenta di un tempio dedicato ad Atena, in posizione più arretrata) sorgono deliziose spiaggette, attrezzate e non, in cui rilassare corpo e mente dopo la visita. Adeguata l'offerta di ristoranti, con alcune opzioni vista colonne da lasciare senza fiato.
Il famoso tramonto di Capo Sunio
Capo Sunio è rilevante anche nel mito e lega indissolubilmente il proprio nome a quello del mare greco per antonomasia. Egeo, nono re di Atene e padre dell'eroe Teseo, aveva chiesto al figlio di far issare vele bianche una volta che stesse tornando vittorioso dall'impresa dell'uccisione del Minotauro, a Creta. Ma Teseo, che dell'egoismo sembrava farsi un vanto (ricordate com'è finita con Arianna?), se ne dimenticò. Egeo, vedendo issate vele nere, credette che il figlio fosse morto sotto i colpi del suo mostruoso avversario e si gettò in mare. Quel mare che ancora adesso porta il suo nome.
In tempi storici divenne meta prediletta del Grand Tour tanto che Lord Byron, sempre presente da queste parti, incise la sua firma su una delle colonne del tempio. Qualche minuto di ricerca e di spremitura d'occhi dovrebbe bastarvi ad identificarne la posizione. Il filelleno inglese menzionò poi Sunio nel suo celebre poema Don Juan.
E voi? Cosa aspettate ad includere Capo Sunio nel vostro elenco di destinazioni irrinunciabili in Grecia? Tranquilli, come al solito vi diamo una mano noi! Qui di seguito trovate una pratica proposta che potete prenotare attraverso il nostro sito.
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