Atene cosa vedere
Atene: cosa vedere
In questa pagina passeremo in rassegna cosa vedere ad Atene. Com'è facile immaginare, la lista delle attrazioni da non perdere è praticamente infinita: Atene è una delle capitali più antiche del mondo ed è un vero e proprio forziere di tesori non solo dell'archeologia, ma anche della storia moderna e contemporanea.
Se è vero che l'Acropoli con il suo Partenone è la grande attrazione per chi visita la città per la prima volta, è altrettanto vero che le antiche rovine greche e romane sono disseminate in molti quartieri della città, alcuni dei quali insospettabili. Visitare Atene è come fare un passo indietro nel tempo, come assistere ad una meravigliosa lezione di storia adatta a tutte le età e a tutti i tipi di viaggiatori, compresi quelli a cui interessano soprattutto il mare e le spiagge.
Inoltre, Atene vive l'oggi ed offre un animato panorama in continua evoluzione: ci sono mille progetti in via di sviluppo tra cui nuovi stadi, nuovi insediamenti commerciali e nuovi sviluppi architettonici. Il più ambizioso? Quello che riguarda la conversione del vecchio Ellinikon International Airport, non più operativo dal 2001, in un gigantesco parco costiero con milioni di piante: il polmone verde di cui una città densamente cementificata come Atene aveva bisogno.
Un rendering del progetto di riqualificazione dell'area dell'ex-aeroporto Ellinikon
(©CNN Travel)
Il bello è che è davvero tutto molto vicino, quasi a portata di passeggiata dal centralissimo quartiere di Plaka, e ciò rende la scoperta dei siti di interesse piacevole e mai troppo stressante (code per accedere ai monumenti a parte, si intende). E, quando saremo stanchi per le troppe visite e le lunghe ore in piedi, ci potrà sempre venire in aiuto la metropolitana, una delle migliori d'Europa.
Se deciderete di dedicare uno, due o più giorni a questa capitale, ecco le migliori cose da vedere ad Atene secondo noi di Grecia Mia: c'è l'imbarazzo della scelta!
Quartieri
- Syntagma e dintorni
- Plaka
- Anafiotika
- Monastiraki
- Thissio (Thiseio)
- Psirri
- Gazi/Kerameikos
- Kolonaki
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Siti e monumenti archeologici
- l'Acropoli
- l'Antica Agorà (al suo interno, la Stoà di Attalo e il Tempio di Efesto)
- l'Agorà Romana (dove troverete la Torre dei Venti)
- la Biblioteca di Adriano
- l'Arco di Adriano e il Tempio di Zeus Olimpio
- l'Odeion di Erode Attico
- lo Stadio Panatenaico (Kallimarmaro)
- il Kerameikos
- il Monumento coregico di Lisicrate
- il Liceo di Aristotele
- l'Accademia di Platone
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Musei
- il Museo Archeologico Nazionale
- il Museo dell'Acropoli
- il Museo Benaki (sede centrale)
- il Museo di Arte Cicladica
- il Museo Bizantino e Cristiano
- il Museo Storico Nazionale
- il Museo Benaki di Arte Islamica
- la Fondazione Basil ed Elise Goulandris
- la Galleria Ghika
- il Museo Maria Callas
Leggi di più qui: Musei di Atene
Colline di rilevanza storica e mitologica
- l'Areopago
- la Pnice
- il Colle delle Ninfe
- la Collina di Filopappo
- il Licabetto
Chiese bizantine
- la Piccola Metropoli
- Kapnikarea
- Agia Ekaterini
- Agios Nikolaos Rangavas
- Metochi Panagiou Tafou (Agioi Anargyroi)
- Pantanassa
- San Giovanni alla Colonna
- Agios Demetrios Loumbardiaris
Altri luoghi d'interesse
- il Giardino Nazionale e lo Zappeion
- la Trilogia Ateniese (Accademia, Università, Biblioteca Nazionale)
- l'Iliou Melathron (Casa di Schliemann, oggi Museo Numismatico)
- il Politecnico
- il Primo Cimitero di Atene
- il mercato Varvakeios
- Pedion tou Areos
- la Fondazione Stavros Niarchos
- la OPAP Arena
Il primo viaggio ad Atene: le esperienze must-do
Un tuffo alla scoperta di cosa vedere ad Atene significa trovarsi a ripercorrere i luoghi in cui è stata scritta la storia dell’Occidente. Né più, né meno. La lista dei siti di rilevanza storica della città è di conseguenza lunghissima: sistematizzarli nel modo il più possibile esaustivo è un'impresa difficile. Difficilissima. Impossibile, forse. Noi coumuque ci abbiamo provato con le pagine cliccabili a partire da questa, in cui le varie attrazioni ateniesi sono organizzate in pratici elenchi suddivisi per argomento e che trovi qui sopra.
L'intento che ci proponiamo nelle righe che seguono è diverso. Qui abbiamo voluto ributtare nel calderone quei luoghi d'interesse, trasversali alle varie tipologie, che ci sembrano imprescindibili per una prima esperienza ateniese. Condensare queste esperienze must-do in pochi, sintetici punti è quello che ci apprestiamo a fare.
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Visita all'Acropoli
Da sola l’Acropoli, la casa del Partenone, è motivo più che sufficiente per organizzare un viaggio ad Atene. Ne parliamo più approfonditamente in questa pagina. Per ora è necessario sapere che l'Acropoli, aperta da lunedì a domenica dalle 8:00 fino al tramonto, per essere visitata con attenzione ha bisogno di alcune ore. Mezza giornata in modalità rilassata sarebbe l'ideale.Passeggiata slow nel quartiere neoclassico di Plaka
Plaka, che si trova appena sotto l'Acropoli, è probabilmente il quartiere più bello di Atene. Qui l’architettura ha il colore morbido e delicato del pastello, l’atmosfera è quella calda ed immobile delle isole dell’Egeo e per le sue vie si diffonde il profumo della magnolia e della lavanda. C’è chi lo ama come Andrea per le molte strade chiuse al traffico e i tanti bar con musica live, e chi invece, come Katerina... adora perdere ore tra gioiellerie e negozi di souvenir senza mai comprare niente per davvero se non con gli occhi.
Psirri, per la vita notturna
Per farsi entrare in circolo le paranoie underground di Atene, bisogna andare a Psirri e a Gazi. Psirri in particolare non condivide nulla con l’atmosfera cosmopolita ed edulcorata di Plaka, a cui è piuttosto vicina, ma a già molto più di che spartire con la confinante Monastiraki, dall'anima popolare e vagamente circense. Accanto alla piazza centrale di Monastiraki si apre un mondo colorato ma allo stesso tempo oscuro che sembra uscire direttamente da una New York anni Ottanta, fatta di graffiti e vite vissute senza il freno a mano. Psirri è buon cibo e vita notturna, espressi in un modo sfacciatamente greco.
Shopping globalista tra Monastiraki ed Ermou
Se appunto, Psirri gioca a fare la maledetta, l’anima bella del commercio internazionale fa mostra di sé nel quadrilatero che, partendo da Monastiraki, percorre via Ermou e termina in Piazza Syntagma. In questo luogo che potrebbe essere un quartiere di Londra o di Milano, c’è tutto il rapporto di amore e odio dei greci con i grandi marchi internazionali. Un salto qui per provare l’ultimo modello di Adidas che a casa non si ha avuto ancora tempo di vedere dal vivo, poi via da Zara per vedere se c’è un’offerta speciale o da Stradivarius per capire cosa va di moda all’ombra del Partenone. Ermou è quanto di più urban possa esserci tra le cose da vedere ad Atene, e in Grecia tutta.
Il presente di una città in costante evoluzione a Gazi
Gazi è una zona di Atene davvero particolare e sui generis, specie grazie alla sua Technopolis, la vecchia centrale del gas ora diventata un centro culturale. Una piazza giovane dove incontrare gente, rilassarsi e stare all’aperto. Ma anche dove andare a pranzo al ristorante, uscire la sera e chiacchierare nei meravigliosi roof garden con musica che varia dal rock, alla chill-out alle hit greche più contemporanee. Gazi è l’esempio di un recupero urbano veramente ben riuscito, e la si incontra alla fermata della metro Keramikos.
Un scorcio della Technopolis di Gazi, perfettamente recuperata e ridestinata
Il cluster olimpico di Atene 2004 a OAKA
Anche di questo parliamo più diffusamente nel paragrafo dedicato ai siti olimpici di Atene 2004 nella sezione dedicata agli altri luoghi d'interesse ad Atene. Quello di OAKA è probabilmente il migliore e merita un paio d’ore di visita e un centinaio di scatti con cui provare le capacità del nuovo smartphone. Ci si arriva con la linea verde della metropolitana, scendendo alla fermata Eirini in direzione Kifisià.
Il Pireo, Grecia autentica poco fuori Atene
Non si può venire ad Atene senza fare un salto al Pireo, la sua anima marittima, mercantile, navale ed operaia. Il Pireo, in realà, fa comune a sé, e i suoi abitanti sono intransigenti in merito: non chiamateli ateniesi, loro sono pireoti! In pochi daranno peso a questa cittadina attaccata alla capitale senza soluzione di continuità. Anzi, di solito si prova ad evitarla il più possibile data la sua fama non proprio limpidissima. Ma in fin dei conti non si è mai vista da nessuna parte una zona portuale che sia pure il salotto buono da esibire al mondo intero, no?
Pasalimani, detto anche Zea Marina, porticciolo tranquillo al Pireo
Il Pireo non fa eccezione: ha poco da esibire, se non il suo traffico, i suoi orologi, le fumarole delle navi e lo stadio dell’Olympiacos. Eppure... la Grecia profonda qui si respira forte ed intensamente. Il Pireo, per un amante della Grecia, è un paradiso a cielo aperto. Ogni sua strada rappresenta il Paese come null’altro. E di cose da vedere anche qui ce ne sono parecchie, non ultimi i dolcissimi porticcioli di Mikrolimano e Pasalimani. Dateci retta.
Salita alla collina del Licabetto, la terrazza di Atene
Il Licabetto è un classico imperdibile. Si tratta della più alta delle 7 colline che compongono il centro “classico” di Atene e forse il luogo migliore su cui salire per godersi l’immensa vista, a 360°, dei tetti bianchi della città. Un’infinita distesa di anime, vite, storie e sentimenti che si innervano immediatamente ai suoi piedi. Il Licabetto è quasi una piccola montagna, ma non solo: è anche un parco, dove salire piano e godersi un buon caffè davanti al panorama strabiliante dell'Attica intera. L'ascesa al Licabetto è fantastica anche per la passeggiata nello stupendo parco sottostante, creato solo nel 1880 ma che sembra esserci da sempre. I più pigri avranno inoltre a disposizione una teleferica. E poca fatica: solo l’ultimo tratto, proprio sotto la vetta e prima dell'iconica chiesetta di Agios Georgos, è composto da una scalinata!
Il Licabetto visto dal Museo dell'Acropoli; in cima, sulla terrazza panoramica di Agios Georgios
Anafiotika, le Cicladi dentro la capitale
Accanto a Plaka, anzi dentro Plaka, si trovano i vicoli di Anafiotika. Il nome intanto dice già tutto sulla loro origine, che deriva proprio da Anafi, l’isola delle Cicladi. Che tra l’altro, se non avete ancora visitato, è da mollare tutti gli indugi e farlo prima di domani, anche se il capo in ufficio non lo permette. Le prime case di Anafiotika furono costruite dai lavoratori di Anafi che furono ingaggiati ad Atene per la ristrutturazione del Palazzo di Re Ottone, e per un p' fecero bella mostra di sé sotto al Partenone. La troppa vicinanza al sito dell’Acropoli, però, si rivelò un nemico mortale per il quartiere. Lo Stato iniziò presto ad acquistare le case e buttarle giù per procedere con gli scavi archeologici, tanto che solo 45 tra le originali abitazioni sono rimaste in piedi. Ancora oggi, queste case offrono un vero angolo di isole greche conficcato dritto nel cuore di Atene. Due passi ad Anafiotika regalano la vista di muri bianchi, forme cubiche, scalini e piante fiorite che si contendono viuzze e terrazze, silenzio e benedetta assenza di traffico.
Lo Zappeion e il Giardino Nazionale
Il primo è un bellissimo esempio di architettura neoclassica, costruito da un facoltoso mecenate in occasione dei primi Giochi Olimpici dell’era moderna, quelli che si tennero ad Atene nel 1896. Anche solo a vederlo da fuori, farà un ottimo effetto. Subito dietro lo Zappeion, si trova il bellissimo Giardino Nazionale, delizioso polmone verde proprio dietro Piazza Syntagma dove riposare la mente e lo sguardo tra la visita di un monumento e l’altro. Qui troverete graziose fontane con le tartarughe, un piccolo zoo con caprette, conigli e oche che farà divertire grandi e piccini!
Lo stadio Panatenaico, costruito per le Olimpiadi del 1896
Lo stadio degli stadi, quello che i greci chiamano Kallimarmaro. Ossia «dal bel marmo». Di questo materiale, infatti, non se ne fa certo mancare: è lo stadio interamente rivestito di marmo più grande al mondo! Qui, ogni anno, termina tra le altre cose la Maratona di Atene e la sua forma diversa dal solito non è casuale: i rettilinei sono infatti lunghi uno stadio ciascuno. Chi sapeva che nella Grecia Antica, la misura della lunghezza del rettilineo della corsa si chiamava stadio e che è proprio da tale misura che oggi tutte le costruzioni nel mondo appartenenti a questa tipologia sono chiamate così? Il Panatenaico è emozionante come pochi altri luoghi che si possono vivere ad Atene. Fermata della metro Acropoli o Syntagma.
Exarchia, cuore anarchico
Exarchia è un quartiere malfamato. Ma intrigante. Appena dietro Piazza Omonia, è la capitale anarchica della Grecia, e non per modo di dire. Retate, controlli, e scontri se non sono all’ordine del giorno avvengono puntuali ad ogni anniversario importante, ad ogni ricorrenza, ad ogni sgombero di squat... Exarchia è anche il cuore di Atene per chi ama la street art, per gli universitari e per quelli che non lo sono più ma lo rimangono dentro. Exarchia sa essere spietata e bellissima, ed è una visita necessaria per conoscere lo spirito ribelle della città.
L'AEK è la squadra del cuore di molti militanti di Exarchia
Il Mercato Varvakeios: live like a local!
Questa agorà è il mercato della carne e del pesce centrale di Atene, una struttura bellissima ed un vero sogno per chef amatoriali o già certificati da Michelin. C’è da perdere le ore a vagare alla ricerca di prodotti di prima qualità, senza contare che anche le vie intorno pullulano di negozi di alimentari con miriadi di spezie, secchiate di olive... e che è tutto economico!
Il Tempio di Zeus Olimpo
...e ovviamente l'Arco di Adriano proprio lì a fianco. Un monumento da vedere, o forse più da immaginare, da sognare. Un sito piccolo ma bello, ideale per riempire con un luogo di interesse in più anche quella mezz'oretta che avanza sempre e che non si sa mai come impegnare. Da aggiungere in coda, o da inserire come piccolo preludio, alla dolce passeggiata nel Giardino Nazionale.
Agorà Romana and co.
Parliamo della zona che si trova tra Monastiraki e Plaka, sotto l'Acropoli. Si tratta di una splendida area della capitale, forse la nostra preferita. Nel raggio di pochissimi metri ci si trova circondati da rovine e siti archeologici di ogni tipo, come le due agorà, la Biblioteca di Adriano... E ovunque ti giri ci sono localini carini, piazzette, case neoclassiche, graffiti. Pura magia.
La bolla di quiete nella chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria
Gli ateniesi (ma in realtà anche il grande turismo internazionale) la conoscono meglio con il nome di Kapnikarea, di origine incerta. Potete leggere di più su di essa nella pagina che abbiamo creato sulle chiese bizantine della capitale. Per ora vi basti sapere che si tratta di un'architetturina deliziosa che sbuca (o, meglio, s'imbuca, dato che è parzialmente interrata rispetto alla pavimentazione attuale) a due passi da Monastiraki. Piccola e gentile, andateci per esprimere il vostro sentito ringraziamento di aver avuto la possibilità di visitare Atene almeno una volta nella vita.
Quanti giorni fermarsi
Per quanto riguarda il tempo necessario per fare conoscenza appieno di tutte le cose da vedere ad Atene che abbiamo menzionato poco sopra, tre giornate piene, con due notti di permanenza, permettono di farlo senza particolare stress e senza lasciare la capitale con la sensazione di aver perso molto di quello che è in grado di offrire.
Dentro e fuori dai siti archeologici a Plaka e dintorni. Qui, l'Antica Agorà.
Per chi invece avesse i tempi più compressi, una sola giornata lascia il tempo di vedere l'Acropoli, insieme al suo Museo, e magari consente anche una passeggiata veloce nell'Antica Agorà e per il quartiere di Plaka. Cercate di pranzare (o di cenare) in uno dei tanti skybar con vista panoramica sulla città!
Potendo aggiungere una seconda giornata, si ha il tempo necessario per visitare il Museo Archeologico Nazionale o il Museo Benaki, passeggiare per i viottoli di Anafiotika, salire al Licabetto o alla Collina di Filopappo e magari fare un po' di vita notturna a Psirri o a Gazi/Kerameikos.
Tre giorni invece permettono di vedere tutto a ritmo più lento, soffermarsi dove più si desidera in placida contemplazione, sfruttare tutto il biglietto combinato dei 7 siti archeologici e magari fare anche due passi al Pireo verso il tramonto, per scoprire i suoi due caratteristici porticcioli turistici.
© Testo: Andrea Pelizzatti e Ilaria Badino
© Foto: Ilaria Badino, se non diversamente specificato