Lipsi
L’isola dedicata agli amanti dei piccoli e romantici avamposti.
La minuta Lipsi, a poca distanza da Patmos, rientra nella categoria delle piccole isole in cui il tasso di bellezza è inversamente proporzionale alla dimensione. È una bellezza pericolosa, la sua, come quella di Folegandros, come quella di Koufonissi. Fa parlare negli uffici, a Roma, a Milano, a Torino; fa costruire seconde case, non ancora troppe, ma dai padroni tricolori.
Se nei due mesi di punta l’identità greca di Lipsi va perlomeno messa in dubbio, con le buone o cattive conseguenze che ognuno di noi saprà valutare (rispetto all’eventualità di trovarsi a contatto con l’Italia in trasferta) nel resto dell’anno poco si distanzia dalla trasfigurazione terrena del paradiso.
Lipsi è avvolta da una luce purissima, una nitidezza di cielo e mare che sconvolge se arrivati in aereo direttamente da una delle nostre grandi città.
“Cara, piccola Lipsi. L’isola dell’oblio.”
C’è il mare, quello è ovvio. Spiagge dove la natura si è divertita a creare quadri, come se non fosse viceversa, come a Monodendri. C’è il porticciolo, il lungomare. Barche a vela, a motore, turismo velico e pescatori. La creazione di un nuovo stile di vita dove la conservazione delle proprie tipicità e del proprio passato viene a contatto con il modus vivendi straniero. Ecco che si mangiano più tartare di pesce che Moussaka, a Lipsi.
C’è la sensazione di trovarsi in un posto prescelto, eletto per certi versi alla perfezione e alla dannazione. Le case bianche sono tutte qui, già dalla nave lo sguardo le anticipa tutte. Ci sono ancora i campi, le chiese dove forse ancora si prega e non solo si fotografa. C’è anche chi scappa senza pagare le camere e chi consegna i motorini in ritardo. C’è Kimissi, con il suo mare schizzato di smeraldo, e ci sono le papere di Platy Gialos.
A Lipsi si prova a svicolare dalla perdita delle identità dei nostri tempi, perché si provano a cancellare il tempo e lo spazio. È l’isola dell’oblio, ci hanno detto nostri amici. Forse è vero. Sarà così sino a che i grandi resort turistici rimarranno a Kos e le crociere fermeranno a Patmos.
Come tutte le estati in posti come questi, succedono cose, feste, amori, amicizie, mangiate, bevute.
Come quelle durante il festival del vino, come le celebrazioni della Vergine della Morte a cui è intitolato il Monastero dell’isola e una passeggiata in pavè di circa 1 km fiore all’occhiello degli isolani. Che resistono, sia chiaro! C’è ancora un’ouzeria di quelle vere, di quelle giuste, dietro il molo. Una di quelle dove si parla con tutti e si torna a casa brilli quando si pensava solo ad un aperitivo veloce. C’è anche una pasticceria che è anche un forno che è anche uno sport bar dove si guarda il calcio dove si tifa il basket e dove si brucia che è un piacere la quantità raccomandata di caffeina. Che lotta tra “freddocappuccini” ed "espressakia".
Come tutte le grandi bellezze, ognuno troverà a Lipsi il dettaglio che non potrà ignorare. Per noi che viaggiamo in bassa stagione Lipsi rimane l’isola più totale tra i piccoli e romantici avamposti, dove la sera l’umidità del mare ti entra nelle ossa.
Cosa comprare a Lipsi
Non è mai facile trovare qualcosa di autentico da comprare in isole piccole come Lipsi. Non ci sono (o forse si.. continuate a leggere) laboratori artigiani, oppure fabbrichette dove si produce qualcosa qualcosa esclusivamente fatto sul posto e lo si rivende. Lipsi è, specie ancora di più dopo la recente crisi da coronavirus, un'isola di pastori, piccoli contadini, pensionati e pescatori.
Però, a Lipsi ci sono gli stranieri, quelli che sono arrivati un giorno a caso e come "folgorati sulla via di Monodendri" - Damasco ci perdoni - hanno deciso di rimanere e non partire mai più. Uno di questi è Piergiorgio Bolco, il fantasioso proprietario della nostra stuttura Cedro di Lipsi, che nei mesi invernali è il suo ufficio e la sua officina. Le creazioni uniche, ispirate alle creature dell'Egeo e realizzate con materiali portati dal mare e da lui raccolti sulle varie spiagge di Lipsi, faranno un figurone nel salotto come nella tua cucina. Acquistane una e i ricordi di Lipsi e della sua estate infinita saranno il giusto medicinale contro la devastante nostalgia del mal di Grecia, almeno fino all'anno prossimo.
© Testo: Andrea Pelizzatti - © Foto Katerina Pouliaki
Lipsi meteo
Il meteo a Lipsi nei prossimi giorni sarà pressappoco questo:
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