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Cosa vedere a Syros

Cosa vedere a Syros

Cosa vedere a Syros, capitale in miniatura

Per tanti, Syros è Ermoupolis, ed Ermoupolis è Syros. É così semplice, e non potrebbe essere altrimenti. Si viene a Syros soprattutto per il suo capoluogo, per la sua città. Ci si viene per aggiustare una macchina, registrare una targa, comprare un frigorifero, per l’università, per l’ospedale, per parlare con funzionari, per avere a che fare con lo stato. Per qualsiasi commissione, Ermoupolis c’è, attira isolani da tutte le altre Cicladi, e gioca il ruolo di una piccola capitale, segreta ai più.
“Bella e sfuggente, Ermoupolis è una città complicata, di non facile assimilazione.”


cosa vedere a SyrosLa chiesa di Agios Nikolaos

Ma per il turista, con pochi giorni di vacanza in Grecia da allocare, cosa rimane?
La quotidianità greca, di per sé, è già un buon motivo per salire sul traghetto e vedere di persona com’è fatta Ermoupolis. Non bastasse, ci pensano la storia e l’architettura: la posizione è magnifica, scolpita da due alte colline che si guardano da lontano e si schiacciano sul porto e sul mare.

Due colline che sembrano formicai, completamente costruite e che costruiscono i nuclei storici della città, nei secoli una il quartiere cattolico, una quello ortodosso. La ciliegina sulla torta è data dalle due cattedrali, che dominano e guidano le vite degli abitanti da lassù, proprio sulla vetta di ciascuna. Oggi la religione non fa più differenze, tutto si mescola in una grande città, di oltre 13mila abitanti, piena di cemento e persone.


visitare SyrosIl centro di Ermopoli

Ermoupolis è una città in salita, tutta stradine strette e concentriche collegate tra loro da scalinate, quasi come se si fosse nella Divina Commedia. Come se Dante fosse passato di qua e dato indicazioni di costruite la città a somiglianza dei suoi inferno, purgatorio e paradiso. Un paradiso greco che si raggiunge in autobus, e che ci regala una magnifica vista da entrambi piazzali dove sono costruite le due cattedrali. cheLa vista oltrepassa il mare, tocca le isole vicine, Tinos, Mykonos, Paros, le altre cicladi che stringono Syros ferma in mezzo al cerchio dell’orizzonte. L’inferno pagano, quello delle strade accanto al mare, è invece anch’esso un paradiso neoclassico, a volte decadente, sicuramente retrò, completamente mediteraneo.
Il turista la amerà o la odierà. Il vecchietto, seduto a prendere il fresco sull’uscio di casa, penserà: “che ci fai qui, straniero, pussa via. L’anima di questa città la possediamo solo noi.”

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Ermopoli di sera

PERIPLO

Basta poco per vedere tutta Syros, una giornata è sufficiente, considerato che la parte nord è poco accessibile ed è regno di sterrati, pastori e silenzi.
Ad esclusione del capoluogo, ogni altro villaggio potrebbe tranquillamente rientrare nella categoria “località balneare”. Visto però che una buona maggioranza dei turisti è costituita da greci, non correrete il rischio di sentirvi in un non-luogo, come a volte può capitare in isole dall’anima più sfacciatamente commerciale, come ad esempio Naxos o Creta.
Kini è il posto più gradevole. Un posto da collegare direttamente alla parola estate. Quello che vale, per descriverla, è il più classico dei grappoli di parole: gelato, racchettoni, sabbia tra gli infradito, beach volley, ombrellone. Con un mezzo a disposizione, questa è anche la località migliore per fare base e rilassarsi in riva al mare.


i villaggi di SyrosKini e la spiaggia

Galissas è la zona che ci piace meno. La spiaggia non è malaccio, sia chiaro, e la sua esposizione è ideale al tramonto. Ma oltre a qualche gradevole struttura, qualche bella pianta di limoni che dá un tocco di colore alla brulla terra che la circonda, il resto è un’insieme vuoto e con poca anima, ci siamo promessi di ritornare.

Si prosegue subito dopo per Finikas, cresciuta al retro della spiaggia, sopra la quale vale la pena fare una deviazione per ammirare le splendide ville di fine secolo della zona di Delagratsia..

Gradevole è invece il villaggio di pescatori di Posidonia, oltre il quale si vedono spiagge molto carine, alcune di sabbia alcune di ciottoli, fino ad arrivare alla bellissima baia di Vari e al carinissimo lungomare di Azolimnos, forse la località posto migliore da scegliere insieme a Kini.

Visti i molti abitanti e la ridotta estensione, bisogna perdonare l’eccesso di cemento, che si articola tra seconde case, strutture turistiche, e un’infinità di serre. Questi villaggi, nel loro insieme, sono l’ideale per chi vuole godere appieno della dimensione marina dell’isola, sapendo di avere Ermoupolis, una delle città più eccitanti delle Cicladi, alla portata di solo qualche chilometro.