Tinos
Tinos è una piccola isola dal grande cuore.
Religione e tradizione, retaggi veneziani, buona cucina e mare cristallino come pochi. Tinos è un’isola per amatori, sofisticata, una località ad uso e consumo deliziosamente greco. Famosa per le sue colombaie e per essere uno dei luoghi cardine di pellegrinaggio per la fede ortodossa, Tinos è un’isola eccitante ma raffinata allo stesso tempo, un’antitesi perfetta alla vicina Mykonos, vicina nello spazio come una bracciata a nuoto, lontana nell’anima come santo e peccatore.
Le spiagge sono moltissime, sarà contento anche solo chi vuole venire sino qui per staccare la spina e non pensare a nulla, solo oziare al sole. I villaggi, oltre 50, sono uno più eccitante dell’altro, che nei secoli si sfidavano tra loro per allevare i colombi migliori, quando Tinos era una tappa importante sulla via che da Venezia portava in Oriente, a Costantinopoli e in TerraSanta. Questi bianchi paesini oggi sono forse una delle ragioni essenziali per scegliere quest’isola rispetto alle altre Cicladi.
“C’è tutta la Grecia, a tutto tondo”
Qui, tutti troveranno un villaggio preferito, un luogo del cuore.
Un’isola che si sente sorella con Syros, la cui vista appare appagante all’orizzonte la sera come di giorno, e quasi ignora la vicina Andros, che sembra già proiettata verso Atene, verso il continente.
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Un viaggio a Tinos è dunque un viaggio in Grecia, un viaggio a sud, un viaggio in cui ci si troverà sospesi tra un mare scintillante e gli odori forti delle erbe aromatiche, tra il salino che erode le facciate delle case e il marmo scolpito che le decora.
Salvia e camomilla vendute sul sagrato di antichi monasteri. Icone, candele, incenso e sudore. Tinos ci accompagna in un’esperienza che va oltre la semplice vacanza: il passato si riallaccia improvvisamente al presente, e ci mostra un’anteprima del futuro che verrà. Cibo fatto in casa, coltivato nel giardino, a ritmo lento, come risposta a una società industriale che non è più capace di dare risposte all’uomo moderno. Tinos risponde all’ipertrofia finanziaria e al quantitative easing con il miele di timo e una fede mai scalfita.
Cosa comprare a Tinos
Quest'isola è puro spirito, aria e leggerezza. Il che si riflette inevitabilmente nei souvenir e nei regalini da mettere in valigia prima di tornare a casa. Acquistare un "pezzo" di Tinos significa allora e innanzitutto entrare in connessione con la metafisica minimalista delle Cicladi e delle sue linee manichee, squadrate. Forme che non ammettono deviazioni dall'ordine, dalla semplicità e dalla più geometrica armonia. A Tinos si possono comprare bellissimi oggetti religiosi, come stupende icone ortodosse, candele, komboloi.
A Tinos si possono acquistare tutte le prelibatezze che queste brulle isole permettono di coltivare: foglie di capperi, pomodori essiccati, erbe aromatiche. A Tinos, famosa per l'estrazione e la produzione di marmo, si troveranno delle bellissime statue di laboratori artigiani da farsi spedire direttamente a casa. Buona idea è quella di cominciare subito a farsi ispirare dalle creazioni dei designer isolani più dotati. Ad esempio come Alexandra, a cui abbiamo dedicato un'intera collection su Limanaki, il nostro shop online dedicato a tutte le cose belle che arrivano dalla Grecia.
© Testo Andrea Pelizzatti © foto Katerina Pouliaki