Paros
Paros è uno scrigno portafortuna
Paros, cinquemila anni e non sentirli
Non siamo certo gli unici ad avere subito il fascino di Paros. Zitta zitta, esercita la sua attrazione sugli uomini da millenni, dopotutto. Le prime tracce di civiltà risalgono infatti al 3200 ac, quando, secondo la mitologia e la tradizione, fu il cretano Re Alceo a porre dominazione sull'isola, fondando Parikia. Cittadina che oltre cinquemila anni dopo, è ancora il placido e delizioso capoluogo dell’isola. A Paros si viene per la festa e per il mare, ma sparse qua e là per l’isola si troveranno interessanti tracce delle civiltà passate. Pensiamo soprattutto all’Acropoli micenea, che si trova in zona spiaggia di Kolymbithres, nei vicoli dei due insediamenti principali e nell’Asklepion, un piccolo tempio che tutte le guide citano ma nessuno visita mai. (Spoiler, nemmeno noi l’abbiamo fatto: ma recupereremo, promesso!).
Tempi moderni
La storia più recente di Paros è istruttiva come quella di tutto l’Egeo: prima fu Venezia a dettare legge, seguita dall’Impero Ottomano. La sua dissoluzione riportò infine Paros al legittimo proprietario, il popolo e lo stato nazionale greco, nel 1821. Le civiltà vanno e vengono, e spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati ad avere ancora in mano le chiavi dei nostri confini. O forse non le abbiamo più, ma non ce ne rendiamo conto.
Fede di marmo
La storia della tranquilla Paros, comunque, più con re e guerrieri è andata di pari passo con quella delle sua dote principale: il marmo. Un marmo tanto bianco e trasparente che ha permesso la creazione di opere incredibili: viene da qui il materiale utilizzato per il tempio di Apollo a Delo, per la Venere di Milos che un giorno ci auguriamo tornerà a casa, e per la statua di Hermes dell’antica Olimpia. Che rimane oggi di questa industria? Le vecchie cave di marmo di Marathi, sulla strada che da Parikia conduce a Naoussa. Una visita di una mattinata. L’industria estrattiva del marmo di Paros è rimasta principalmente attiva sino al 1881, oggi è portata avanti più per passione che per business da alcune singole famiglie. Non è così dappertutto nel resto della Grecia: ad esempio si continua a Thassos, che pensate è stata abitata per prima proprio dagli abitanti di Paros, già maestri di questo materiale, o Milos stessa, dove l’ossidiana produce ancora più ricchezza che il turismo. Ma non divaghiamo troppo e tuffiamoci alla scoperta di cosa vedere a Paros.
Passeggiando per il porticciolo di Naoussa
Parikia, quanto ci fai male
Sia che si arrivi in aereo, che in nave, il primo contatto con Paros lo si avrà con Parikia. Che a noi piace tantissimo. Parikia è quel genere di posto che ci lascia sempre le budella in subbuglio. Il cuore batte in quel misto di impazienza, inquietudine, insoddisfazione: è la consapevolezza interiore di non poterlo possedere. Di non essere cittadini di Paros, di non avere le radici, e le nostre famiglie, qui. Per quanto siamo di casa - e lo siamo, Paros ci vede almeno 3 volte l’anno - non ci siamo nati. E ci rode. Parikia è talmente bella e gentile che ci fa sognare il vivere ideale. Il silenzio in inverno, quando le strade son deserte ma i caffè sono tutti pieni, si tira il fiato dopo l’estate e ci si racconta com'è andata la stagione. Oppure un pranzo di primavera al Brizoladiko, sul lungomare, tra un arrosto di maiale con tzatziki e patatine, guardando il primo temerario tedesco a fare il bagno. Parikia è semplice e diretta: c’è il molo, il cui traffico non disturba mai, il centro storico appena a ridosso, con un'ariosa piazza e il monastero, che ci invita a pregare e ringraziare per il privilegio di essere qui ancora una volta. C’è la via pedonale, con il classico lastricato cicladico a pietre dipinte di bianco. Ecco, il bianco: c’è soprattutto il bianco a colpire. Passeggiare per Paros regala un senso di pulizia e di ricchezza. Stanno bene i parioti, ed è un piacere che qualcuno resista benestante in questa Grecia distrutta nell’economia sin dalle fondamenta.
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A Parikia paghi uno, prendi tre
Parikia è come se fosse divisa in tre: Il centro storico è il nucleo centrale, che lascia il posto immediatamente dopo al quartiere di Livadia, quello più strettamente turistico, dove ci sono la maggior parte degli hotel e degli studios di Paros, e soprattutto la spiaggia centrale: morbida, sabbiosa, attrezzata, cristallina. Dietro il paese, invece, una piccola via “tangenziale”, che è dove si trovano tutti i servizi essenziali per gli isolani: alcune taverne che non vedono un turista nemmeno a ferragosto, il macellaio, pasticcerie, negozi di abbigliamento sportivo, medici e veterinari. Chi vuole evitare le cosiddette “trappole per turisti” farebbe bene a fare la spesa qui.
D’estate il lungomare di Parikia è chiuso al traffico la sera, ed è uno spettacolo, perché ha la fortuna di essere proprio di fronte al tramonto. Dopo cena, ci sono alcuni cocktail bar e il sacro rito dello struscio tra le piccole boutique turistiche. Rito divertente per Katerina e un pò meno per Andrea... che si trova sempre a stare aspettarla ore, cercando l’ennesimo orecchino o quel sandaletto “che tanto userò tutta l’estate”, le donne, splendide creature!
Naoussa è la sera del dì di festa
Paros e Naoussa sono indissolubili. Tanto che, a dirla sino in fondo, l’isola tutta sarebbe decisamente meno famosa e molto meno turistica se Naoussa non esistesse. Naoussa è la località più caratteristica di Paros e una delle più belle cittadine di pescatori di tutta la Grecia. Quella con la seconda flotta di pescherecci delle Cicladi dopo - chi lo direbbe mai! - la minuscola ed entusiasmante Koufonissi. Fortificata dai veneziani, inserita in una baia riparata lungo la costa più ventosa (e più pescosa) di Paros, Naoussa è da sempre un rifugio. Prima contro i pirati, e oggi dalle preoccupazioni che abbiamo lasciato a casa. Naoussa richiede di aver voglia di fare bella vita. Pesce fresco in riva la mare in un ristorante pettinato, bottiglia di prosecco in ghiaccio, notte da passare senza fretta, e con la sveglia rigorosamente chiusa.
A Naoussa succedono cose
Qui ci sono più feste che in tutto il resto dell’isola: qui si può salpare al tramonto su un caicco e cenare con uno chef / skipper, qui, tutti i 23 agosto, ci si può travestire da pirati e stemperare la notte nei colpi di mortaio dei fuochi d’artificio. Il 2 luglio c'è la festa del pesce e del vino: i sapori buoni e semplici della vita. C'è dell'altro, comunque. Andrea e Katerina hanno anche amici che da Donoussa si sono trasferiti a Naoussa per lavoro, tanto per dire che non è solo turismo. Ci sono scuole, fino alle medie, una discreta vita anche invernale, piccoli musei e una identità ben definita. Cos'è in definitiva Naoussa per noi? La amiamo in un modo diverso che Parikia, meno “doloroso”, più sereno. Parikia è come se fosse il giorno feriale, Naoussa è quello festivo, il weekend da attendere tutta la settimana. Perché “Dolce e chiara è la notte e senza vento..."
Piso Aliki, Marpissa
Dopo Naoussa, comincia la Paros più selvaggia. Qui si trova Piso Aliki, il porto di Marpissa, ossia il centro della zona che si trova proprio “dietro”, come la parola greca “piso” significa. Siamo infatti esattamente sulla parte opposta dell’isola rispetto a Parikia: quasi più vicini a Naxos, che da cui è distante solo un braccio di mare di nemmeno 10km.- Il porticciolo di Piso Aliki è estremamente carino, tanto che per noi è senza dubbio uno dei top tre di tutta Paros. Nell'ordine Naoussa, appunto Piso Aliki e Aliki. Si tratta di un piccolo villaggio, stretto tra il molo e una buona selezione di case vacanza, con tutto l'occorrente per fare base e mettere radici. Da qui partono mini crociere estive per le Piccole Cicladi e Delos, a Mykonos. E’ carina anche la sua spiaggia, tutta gelsi, cedri e tamerici. Spiaggia-ombra-taverna-sdraio: le giornate hanno solo questo ritmo lento. Magari con una diramazione sul molo per comprare un gelato o dare un’occhiata alle cartoline da spedire agli amici a casa. Ma qualcuno lo fa ancora?
- Marpissa è pochi km sopra, è il paese tradizionale che ci si aspetta da un’isola greca. Mette di buon umore, lontano com'è dal traffico e dai ritmi frenetici che a volte ci travolgono anche in vacanza.
Lefkes e Kampos
Vale la pena di lasciar perdere il mare e tuffarsi a tutto spiano nella campagna? A volte si. Soprattutto per un salto a Lefkes, per vedere la Grecia di un tempo. Ad esempio si potrebbe prendere tela e acquerelli e sedersi su uno scalino e dipingere una delle sue chiese. E tanti lo fanno, non a caso. Si può sedersi per un caffè sulla piazzetta centrale e godersi la lontananza dalle macchine. Tutto è pittorico, a Lefkes. Porte blu cobalto, vicoli di gesso. Bombe di colore, dal fucsia al porpora: sono le bougainville. Si assapora a Lefkes una povera e dignitosa vita contadina, stretta tra mare e montagna. Paros un tempo era soprattutto questo, Adesso è anche questo, e i due mondi non hanno mai avuto più bisogno di incontrarsi e di ritrovarsi.
Aliki
Non facciamo segreto di avere un debole anche per Aliki. Se vogliamo, Aliki è anche un posto sfortunato. Non è capoluogo. Non è un paesino tipico e caratteristico come Naoussa. Non ha un porticciolo da cui partono caicchi come Piso Aliki. E allora cosa ci sta a fare? Bella domanda: niente. Ma è questo il bello! Ad Aliki si viene per non fare niente. Disconnettersi. Ricaricarsi. C’è la spiaggia (bella, pulita). Ci sono alcune taverne dove mangiare pesce, che costano meno che altrove. Chi ha la fortuna di avere una propria barca, può ormeggiare in rada: qui non c’è mai vento. Siamo all'estremo sud, e tutto va di conseguenza: la vita scorre piano, pigra. La spiaggia dietro il paese non è mai affollata ed è pura magia. Non è attrezzata, ne parlano in pochi. Aliki per noi sta a Paros come Iraklia sta a Koufonissi: e allora a buon intenditor…
Paros o Naxos, questo è il problema
Senza arrivare a scomodare i tormenti shakespeariani di Amleto, molti potrebbero sentirsi confusi nella scelta tra Paros e Naxos – qui la nostra scheda. In fin dei conti sono isole vicinissime, grandi uguali (o quasi) famose entrambe e entrambe nella testa di tutti. In realtà sono molto diverse. Paros ha più stile, è più sofisticata, anche più fascinosa. Diciamo un posto più elegante e fighetto, sintetizzando in una parola. Un’isola più giovane, sempre dinamica, ma senza eccessi. Più italiana nel comportamento. Naxos sarà più adatta alle famiglie, o a chi ama lunghe spiagge chilometriche. A Paros sono più hotel di gusto e meno palazzoni, (quanto hanno sfregiato la costa tra Chora e Orkos) ma comunque qualcosa gli manca: è meno ordinariamente greca e arrabattata come lo è invece Naxos. Quanto amiamo il suo adorabile “casino organizzato“!
Un viaggio da immaturi?
Paros è stata il set di quello che è diventato un piccolo classico della nostra cinematografia recente, quell’Immaturi: il viaggio – qui nel nostro blog – di Luca e Paolo che nel 2012 ha puntato i riflettori in maniera permanente su questa isola. A dispetto del titolo non c’è nulla di adolescenziale, acerbo, dolce-amaro in Paros. C’è invece la sicurezza di essere il mix più equilibrato che ci sia per una vacanza nelle isole greche. Per chi ha visto il film, qui non ci sono tradimenti. Nemmeno bugie e in fondo nessun segreto. Così luminosa infatti, così bianca ma così colorata, punteggiata di fiori e sedie di legno che assumono le tonalità dell’arcobaleno nei suoi tanti dehors di Naoussa, Paros è una bellissima ragazza che non ha bisogno di tanto trucco per far perdere la testa a chi vuole conquistare.
Cosa comprare a Paros
Paros è un'isola greca importante dal punto di vista dello shopping. C'è molto da vedere, da curiosare, e da comprare. Ci sono due "poli" commerciali, ossia Parikia, specie la via immediatamente sul retro del lungomare, Market Street e Lochagou Kortinou, e poi tutta Naoussa, dove troveremo le cose più fighette e più firmate. Insomma nelle boutique di Paros, in quelle fashion come in quelle con i souvenir da cinque euro, potremo soddisfare facilmente la nostra voglia di acquisti. In generale, troveremo gioielli, pelletteria, ceramiche e, come sempre in Grecia, negozi di scarpe. Un esempio? I sandali gioielli PAROS di Nicolas Lainas!
Poi, naturalmente, c'è il cibo. Diversi negozi a Paros vendono prodotti locali, inclusi formaggi, miele e vino, e tutti meritano un gustoso assaggio. Uscendo dai centri principali, c'è il centro della produzione del marmo, nel paesino di Marathi, che certo è pesante ma le cui creazioni vengono spedite direttamente in Italia. A Lefkes, invece, nei pressi del kafeneion sulla plateia, si potranno acquistare tessuti fatti a mano e ricamati.
Come arrivare a Paros
Se Paros avesse avuto un aeroporto internazionale, hai voglia. Non sarebbe più lei. Tanto che abbiamo tremato, dopo aver letto la prima volta che il suo aeroporto sarebbe stato completamente rinnovato, così tanto da cambiare pure location. Negli anni i greci sono stati fedeli e ora Paros ha un nuovo aeroporto, ma sempre e solo con voli diretti per Atene e Salonicco. La fatica fa selezione, si sa. E così oggi per arrivare a Paros ci vuole quel pizzico di determinazione in più: un cambio. Che sia di aereo ad Atene, o di traghetto sempre ad Atene, Mykonos o Santorini, sarà facile scoprirlo leggendo la nostra pagina su come arrivare a Paros.Paros è un hub di traghetti
Il bello è che a Paros ci si passa comunque. È uno snodo fondamentale dei traghetti tra le isole, specie nel triangolo d’oro che passa per/da Mykonos, Naxos e Santorini, le isole con cui quasi tutti la abbinano. Parleremo più approfonditamente dei traghetti Mykonos-Paros nella pagina “Come arrivare” nel menu in alto e in fondo alla pagina, però se si avesse fretta potrete controllare immediatamente gli orari dei traghetti e i loro prezzi qui.
Paros: come muoversi e girarla
Abbiamo raccontato per filo e per segno in altra pagina come muoversi a Paros. In questa, che vuole essere giusto una carrellata per capire se Paros sia o meno l'isola greca giusta per noi, ci vogliamo limitare a dire che Paros è una delle cicladi più facili da girare ed esplorare. Un "tondo" quasi perfetto dove tutte le località sono a portata di un piccolo spostamento. Un'isola dove iniziare a muoversi e lasciarsi trasportare dal vento e dal mezzo di trasporto prescelto, lasciando decidere a lui dove portarci. Tanto ci vuole mezz'ora per trovarsi dappertutto.
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Gite in barca in giornata ad Antiparos
Nonostante di navi da Parikia ne passino a volontà, per come è strutturato il mondo dei traghetti tra le isole greche le possibilità per un’escursione di giornata sono poche. La maggior offerta sarà dal porticciolo di Piso Livadi. Con i traghetti convenzionali, consigliamo al massimo Ios, che permette di ottimizzare prezzo della nave e tempi di percorrenza. L'ideale è però incominciare proprio dalla dolcissima e vicina isola di Antiparos, più un’appendice di Paros che una destinazione in sé vera e propria. Ma non diteglielo, agli “antipariani” che se no si offendono di brutto.
Saltami in bocca: cosa mangiare a Paros
Cicladicamente parlando, è Naxos, insieme forse a Sifnos, il centro culinario di queste isole. Dalla prima sopratutto arrivano i formaggi e la carne che si mangerà con piacere durante i nostri giorni di vacanza a Paros. Sul pesce non ci sbilanciamo troppo, perchè tanto dipenderà dal pescato del momento. Ci sono comunque assolutamente da provare queste 3 specialità: la “Mizithra”, un formaggio morbido di latte di capra usato nelle insalate al posto della feta, più duro e altrettanto saporito. la “Gouna” un pesce essiccato al sole e cotto alla griglia, che dovrebbe essere il nostro sgombro (qui una videoricetta, solo in greco); e i tradizionalissimi Petimezinia, i dolci di zucca, che si troveranno con un pò di fortuna nelle pasticcerie di Parikia, più probabilmente sulla strada "tangenziale" proprio dietro il centro del paese.
Paros per giovani, famiglie, coppie & single
Chi abbiamo dimenticato? Paros va bene a tutti. Non è solo un baule che raccoglie tutte le sensazioni, ma che dispensa felicità a belli e brutti. I piccoli avranno sempre quello che i genitori cercano per loro. Amici, parchi gioco, sabbia fine per paletta e secchiello. Ma anche e sopratutto vicinanza tra il proprio appartamento e il mare, che non è mai troppo profondo e pieno di scogli. Le famiglie? Idem con patate. Anche con ombrelloni, buoni ristoranti e tanti negozi per far felici mamma e papà.
I giovani avranno da festeggiare. Abbiamo amici che hanno festeggiato recentemente il loro compleanno dei 30 anni e ce lo hanno raccontato sui social – qui la nostra pagina Facebook. L’ideale sarebbe partire single e tornare in coppia: non è facile ma se è successo ad Andrea e Katerina, perché no?
Paros con bambini
Sarà un piacere vivere Paros con i nostri cuccioli. La consigliamo eccome, anche perché non manca niente per farli divertire e rilassarsi con loro sul bagnasciuga, vederli crescere e magari imparare a nuotare. Ci sono un lotto di spiagge attrezzate, specie nella zona di Parikia, che è anche quella che consigliamo per fare base. Poco lontano dalla via principale c'è una bellissima piazzetta con area giochi, ideale per una improvvisata partita a pallone o per arrampicarsi tra scivoli e tappetini di gomma. La troverete anche a Naoussa, ma nemmeno lontanamente così gradevole. Le spiagge in generale hanno tanta sabbia, degradano piano e alcune come nella zona di Aliki sono quasi sempre senza vento. Paros con i bambini è insomma un paradiso vero, e arrivarci non è neppure così drammatico. Meglio però un volo per Mykonos o un volo interno con cambio ad Atene per accorciargli il viaggio, così da essere a destinazione in poco più di mezza giornata.
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Vita notturna e divertimento
La vita notturna di Paros è piuttosto variegata e comprende principalmente bar, caffè tradizionali e un minimo di discoteche, che sanno rivelare un lato giovane e selvaggio: Paros è un buon posto per “sbocciare” e fare baldoria! I bar a Parikia sono per lo più distribuiti tra il lungomare e il vecchio mercato, e nelle adiacenze della via pedonale; a Naoussa tendono a concentrarsi ai margini del mare, subito dietro nella zona del fiume. Il lungomare è appannaggio dei vari ristoranti ed è il posto migliore per caricarsi prima della serata. Possiamo dire che la vita notturna di Paros si concentra al 50% tra Parikia e Naoussa ma ci sono bar, club e altri ritrovi anche ad Aliki, Piso Livadi e in varie spiagge e insediamenti intorno all’isola, che però fuori dalla due sue piccole capitali rimane sempre la solita vecchia ciclade, sonnacchiosa e silenziosa.
Cosa vedere
Paros non è un’isola che si può liquidare in un paio di giorni, c’è tanto da fare e da vedere e per questo motivo riteniamo che almeno 6 giorni di permanenza siano il minimo sindacale. Delle 33 spiagge che non si possono assolutamente perdere ne parleremo velocemente nel paragrafo qui sotto, ma i curiosi di altre cose, cosa avranno da fare? Potranno vistare fari, paesini di campagna assolutamente deliziosi come Kampos, oppure l’isoletta maldiviana di Antiparos giusto al di la di uno sputo d’acqua. C’è un parco a tema che di chiama Paros Park, e che è non è solo un parco ma anche un progetto notevole che si divide tra esperienze sensoriali, volontariato, preservazione di un ambiente naturale unico e attività di ogni tipo. Basta vedere il cartellone per stupirsi tra eventi culturali, sportivi, festival del cinema o musicali. E poi - non succede, ma se succede... - nel caso avessimo la sfortuna di trovare nuvolo per un giorno, alcuni piccoli musei ci svagheranno per le ore necessarie per arrivare a cena. Il centro storico di Parikia ci farà fotografare antiche mura veneziane e una fortezza ancora ben conservata.
Spiagge
Insomma, da vedere ce n’è in abbondanza, ma diamine, qui sono le spiagge le grandi protagoniste! Probabilmente da questo punto di vista Paros è una delle isole più belle delle Cicladi. Di spiagge ne abbiamo selezionato 33, girando in tondo e provandole tutte, e ne siamo usciti fuori esaltati e entusiasti. Il mare è fantastico, i fondali bassi e sabbiosi, i colori sembrano usciti da un liquid retina display e ci sono spiagge adatte a tutti. Sono attrezzate nei pressi dei centri principali, ma ancora selvagge e solitarie più si scende verso sud. Le spiagge di Paros si trovano in ogni direzione: basta scegliere il lato giusto in base alla giornata per ritrovarsi su un bagnasciuga riparato dal vento e dal meltemi. Mica male, vero?
Perfetta prima volta in Grecia
Così iconica, così classicamente completa in tutto quello che ci si aspetterebbe da una località come questa, Paros è una delle migliori isole greche per una prima volta in Grecia. Quando in poco tempo si vuole vedere il massimo, Paros risponde. Un giro a Naoussa e Lefkes, e le Cicladi tutte sono messe nel cassetto. Un bagno a Krios o Santa Maria, ed ecco conquistato il più bel mare in Grecia. Visto che inoltre Paros è a poca distanza da Santorini, game-set-match direbbe Panatta: questo è infatti il combo totale, quello da far bruciare d'invidia i vicini di casa!
Hotel e studios dove dormire a Paros
Scegliere dove dormire a Paros non è facile. E per questo l’abbiamo già fatto noi per voi, nel corso dei 10 anni di questa avventura chiamata Grecia Mia. Una scelta ben pensata, con l’obiettivo di avere un mix a disposizione in ogni località dell’isola, in cui ogni tipo di viaggiatore si possa rispecchiare, dallo studios con cucina vista mare, all’hotel con colazione a due passi dalla spiaggia, all’appartamento riservato e comodo per partire all’esplorazione dell’isola.Per conoscere la disponibilità in tempo reale dei nostri alloggi a Paros ci sono più modi: effettuando una ricerca nel campo in alto in questa pagina, oppure andando a spulciare una per una tutte le nostre proposte sulla pagina dedicata agli hotel a Paros. Quest’ultima è poi interessante anche perché è qui che diamo indicazioni e consigli più precisi, ad esempio come a chi sia più adatta ogni tipo di località, famiglie con bambini, gruppi di ragazzi o coppie.
Consiglio da amici
Abbiamo visto sino a qui che Paros ha una risposta per tutti. Viene incontro con stile alle esigenze di qualsiasi tipo di vacanziero interessato alla Grecia e alle sue isole, non solo "primavoltini" ma anche allo scafato "filoelleno". E negli anni, non abbiamo ancora trovato qualcuno a cui Paros non sia piaciuta. Come si può allora non consigliarla agli amici? Il passaparola è meritato, tanto che vogliamo "ungere la ruota" anche noi stessi. Paros è una delle nostre isole greche consigliate, quelle in cui mandiamo in vacanza solo i nostri amici più stretti, le persone con cui vogliamo fare bella figura. Proprio come quelle che ci leggono in questo momento.
Le opinioni di Andrea e Katerina
Paros ha un feeling da piccola isola e polso da località affermata. È vero, il turismo a Paros si è sviluppato con decisione, ha permeato l’isola nella sua essenza, nella sua economia e nel modo di comportarsi dei sui abitanti. Viaggiatori di ogni nazione hanno decretato la popolarità, tornando a casa e consigliandola agli amici; lo abbiamo fatto anche noi. Ci piace mandare gli affetti a Paros, sapete? Sappiamo di non sbagliare, e sappiamo di fare loro un favore. Non a caso, è stata la prima isola in cui abbiamo spedito il papà di Andrea, quando finalmente si era deciso di mollare gli ormeggi del divano e fare un viaggio in Grecia con noi.
Paros, nemmeno lei sa in che modo, è riuscita ad addomesticare il mostro turistico. Ha concesso le due località principali, le pittoresche Parikia e Naoussa (ma a modo suo), e preservato tutto il resto.
© Testo Andrea Pelizzatti – © Foto Katerina Pouliaki