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Cosa vedere a Corfù

Cosa vedere a Corfù

Cosa vedere a Corfù

Tutti pronti per scoprire cosa vedere a Corfù?
La macchina può attendere parcheggiata per una volta, perché prima bisogna fare conoscenza di Corfù Town (Kerkyra) ed è meglio farlo a piedi.

Corfù città

Il capoluogo di Corfù è un luogo tanto armonico che vorresti non lasciare mai. Una cittadina grande, articolata, squisitamente meridionale, dove il mare fa già pregustare la costa dell’Epiro, proprio di fronte. Il caldo del sud sembra voler sciogliere e confondere tra loro gli strati ereditati dalle tante civilizzazioni passate di qua, e l’architettura raggiunge livelli notevoli! A Corfù città si cammina tra campielli veneziani, vie lastricate in marmo, palazzi neoclassici e portici come se fossimo in Rue de Rivoli, a Parigi. Questo è il centro della vita cittadina, la mitica Spianada, insieme al famoso Liston, il luogo della passeggiata della domenica, come dell’aperitivo tra amici, o della birretta dopo la spiaggia. 

Le mura della fortezza veneziana

Ovviamente la città vecchia e le sue mura che terminano direttamente in mare sono la prima delle cose da vedere a Corfù città, datato VI secolo. Entrarci è a pagamento, ma ne vale la pena, soprattutto per chi ama la storia militare. È un piacere passeggiarci attorno, tra una nuova marina, piccoli parchi e dehors, e anche un vecchio campo di cricket, ancora usato, ancora giocato, non solo dai britannici che qui vivono o “vacanzano“.

Poi c’è il tramonto. Per quello consiglio assolutamente di fare una piccola escursione all’icona dell’isola. Il piccolo, così dolce da essere iperglicemico, Moni Vlacherna costruito sull'isolotto di Pontikonisi. Ne parliamo di più qui, ma è bene sapere sin da subito che questo è  uno dei luoghi più iconici di tutta Corfù. Il monastero di Vlacherna si protende nel mare calmo ed è raggiungibile attraverso un piccolo sentiero sull'acqua, che rende il luogo incantevole da visitare. Inoltre, siamo proprio sulla rotta di atterraggio di tutti gli aerei in arrivo a Corfù, e vederli scendere a pochi metri dalle nostre teste sarà uno spettacolo in sè.

E se non bastasse, il mangiare. Si nota subito che Corfù non vive solo di turismo ma ha anche una stabile economia locale che si basa soprattutto sull’agricoltura. Comprare qualcosa ai tanti camioncini parcheggiati lungo la strada che vendono prodotti del posto è un obbligo e un piacere. Culinariamente Kerkyra Città ha tantissimi ristoranti di buon livello e una cucina tra le più varie e interessanti della Grecia, manco a dirlo molto influenzata dallo stile italiano. Ancora uno strato, ancora un livello. Non finiscono mai.

Possiamo consigliarvi la gita (in inglese) a piedi a Corfù città con degustazione di prodotti locali. Vedrete alcune delle principali attrazioni storiche, come la Fortezza Vecchia, Palazzo di San Michele e San Giorgio e scopri le piazze nascoste, le mura della città vecchia e le fontane del centro, tutto con pause per gustare vari piatti tradizionali.

Notevole è il Palazzo di San Michele e San Giorgio, residenza di origine britannica completata nel 1819 come sede regionale del protettorato di tutte le isole Ionie. Non è un palazzo lasciato a sè stante, tanto che ospita il museo che più colpisce sull'isola, il Museo dell'arte asiatica, il cui biglietto d'ingresso comprende anche la visitia del palazzo stesso. 

Il Museo di arte asiatica è una cosa che non ci si aspetterebbe di vedere su in'isola greca, ma Corfù è senza dubbio un'isola piena di sorprese. L'esposizione spazia tra ceramiche cinesi, fa occhiolino alla Macedonia con uno spazio dedicato all'India e alle conquiste di Alessandro Magno, e lascia spazio al Giappone del tempo dei samurai. 

Sempre nel Palazzo di San Michele troviamo anche la Galleria di Arte civica, dove il focus ritorna nuovamente sul locale. Si potranno scoprire bellissime icone bizantine, ma soprattutto favolosi quadri di pittori di Corfù, tra i quali non mancano tele anche di ispirazione italiana.

Tra le cose da vedere a Corfù la più imponenente è il Palio Frourio, la fortezza veneziana del 1400, che ai tempi della costruzione ospitava l'intera cittadina, e oggi separata dal resto della città da un ponte e un fossato con acqua di mare. Contiene tra le altre cose la Collezione Bizantina e la Chiesa di San Giorgio, e un faro dalla vista veramente notevole sullo specchio di mare che fronteggia l'isola.

Sul lato dela città che ospita il porto, invece, troviamo il secondo forte di Corfù città, che ci ricorda quando l'isola fosse un importante cardine del commercio lungo le rotte verso l'oriente. Il Neo Frourio troneggia in questa parte di città ed è da visitare soprattutto per il panorama che si gode dai suoi bastioni.

Corfù è un'isola dove il lato culturale è sempre in evidenza. Ci sono tantissimi musei, tra i quali va per forza citato il Museo Archeologico, e il Museo della Antivounotissa (una chiesa che ospita pregiate icone bizantine). A proposito di chiese, invece, quella da non perdere è la Chiesa di Agios Spyridon, che contiene le reliquie del santo e che si trova nel cuore della città vecchia.

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Il centro di Corfù città
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Sapone artigianale realizzato a Corfù città

Nei dintorni di Corfù città

La lista del cosa vedere a Corfù comprende anche alcuni luoghi di interesse nei dintorni del centro cittadino. Il più famoso di essi è sicuramente l'Achilleon, risalente alla fine dell'ottocento e residenza estiva dell'imperatrice Elisabetta di Baviera, la famosa Sissi. Basterà un'oretta del vostro tempo per fare conoscenza di esso e per godere del meraviglioso panorama che si gode dalla sua terrazza.

L'altra attrattiva è il Mon Repos, che si trova nella penisola di Kanoni. Oggi è una tenuta molto verdeggiante, nei tempi antichi era il sito dove si trovava l'insediamento di Paleopoli. Merita una visita veloce, anche se purtroppo il parco che circonda la villa anni '20 è un pelo trasandato.

Infine, al largo della città di Corfù si trova l'isolotto di Vidos. Si tratta di un piccolo atollo un tempo dedicato alla dea Hera. Vi si trovano punti di fare il bagno e sentieri dove passeggiare ammirando lo splendido scenario naturale in cui si è immersi. Non mancate di visitare il Mausoleo serbo, che ricorda i soldati di Belgrado caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Durante l'estate, un piccolo ristorante serve cibo e bevande tradizionali da gustare, con una vista straordinaria su Corfù.

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Gouvia, Dasia, Ipsos

Va bene, adesso siamo pronti per muoverci un pò e fare qualche chilometro. Seguiamo la stella polare e via verso nord.

Seguendo la statale in direzione Kassiopi incontriamo subito “la costa degli italiani” come la chiamano qui sull’isola, perché i nostri connazionali hanno eletto queste località come la loro base preferita. Parlo dei centri, in fila indiana, di Gouvia, Dasia, e Ipsos. Questa costa è anche il regno del charter, del pacchetto vacanza. Come ovvio che sia qui si è cementificato più che altrove, con mega alberghi e poco stile, è l’altra faccia del turismo.

Non fraintendiamo, è una costa bellissima, con ulivi che digradano dolci al mare, acqua calma e mare poco agitato, mai ventosa. E poi quello che si perde in autenticità lo si guadagna in divertimento per tutta la famiglia, e comodità di avere il mare accanto, e il centro di Corfù vicino ma non troppo.
Se la vostra coppia o famiglia è poi il tipo da giochi acquatici, sdraio, birre e amicizia vicino all’ombrellone, benvenuti. Ah, qui ci sono ciottoli per la maggior parte. 

Agios Stefanos e Kalami, terra di calette vergini

E poi ancora su, magari nell’entroterra per cambiare un pò, un salto in questa parte di Corfù è d’obbligo per tutti. I cacciatori di panorami saliranno ai quasi 1000 metri del Monte Pantokrator, dove l’Albania sembra così vicina da poterla toccare.
Il viaggiatore indipendente, alla ricerca di genuinità e paesini di basso profilo ma generosi, troverà pane (e souvlaki, ça va sans dire) per i suoi denti nella super-pittoresca Agios Stefanos, porticciolo da cui partono caicchi e per comode gite in giornata. Battelli che portano anche alle isole Diapondie, che sono un'altra delle cose da vedere a Corfù di cui si parla troppo poco, isolette ancora nascoste al turismo di massa come sono.

Questo tratto di Corfù nord è assolutamente splendido, non si riesce ad abbandonarlo facilmente. È tutta una successione di calette, spiagge incantate, dove incredibilmente non ci sono costruzioni e una natura verde e freschissima. Si può saltare da Kalami ad Avlaki, salire a Gialiskari, scendere a Kerasia. Tante curve, tanto amore, tanta bellezza.

Cosa a vedere a Corfù nell'estremo nord

Si inizia sempre col raccontare la parte nord di Corfù con il villaggio di Kassiopi, ed è giusto così. Kassiopi è molto turistica con le sue due spiaggette di Kanoni e Pipitos beach. Ha una piccola ma carina "bar street" dove troviamo la classica successione di bar di ogni tipo e negozietti di souvenir uno attaccato all'altro. Kassiopi è una location strategica e nelle sue vicinanze ogni posto è buono per alloggiare. 

Corfù alterna come sempre, senza soluzione di continuità, paesini silenziosi, esclusivi, a località più caciarone, alla mano e terribilmente balneari, come Roda e Sidari. Queste sono due località della parte nord di Corfù perfette per famiglie con bambini, perchè hanno a portata una fantastica successione di spiagge sabbiose, dalla soddisfazione garantita, e dall’ombrellone e dal secchiello e paletta facili facili. 

Probabilmente una delle zone più frequentate dell'isola di Corfù, Sidari ha un piccolo gioiello che dovete assolutamente vedere. A poca distanza dalla città (a ovest) si trova il Canal d'Amour, uno dei luoghi più singolari di Corfù. Leggenda locale dice che le coppie che nuotano attraverso il canale si sposeranno molto presto, il che lo rende un luogo perfetto se state aspettando che qualcuno vi faccia la mitica proposta!

Capo Drastis è uno dei punti più settentrionali dell'isola di Corfù ed è un punto di interesse davvero da non perdere per la fantastica scenografia naturale. Non è così facile da trovare, non ci sono molti cartelli che lo indicano, e la strada che vi ci porta è sterrata, ma è una escursione che non si può evitare. Il nostro momento preferito per visitarlo è la tarda serata, quando il sole del tramonto colpisce le scogliere creando un momento magico sul serio. Il posto classico deputato alla bisogna è però il 7th Heaven, vicino un paio di km, un bar che si trova poco sopra la famosa Loggas Beach, quella dalle bianche scogliere.i villaggi di Corfù Agios Stefanos Corfù villaggi da visitare Kassiopi

La Corfù di Grecia Mia: Afionas e Agios Georgios

Una quarantina di chilometri a nord di Corfù città c’è una delle nostre zone preferite di tutta Corfù, quella che si racchiude tra il delizioso paesino, arroccato sul fianco della montagna, a ridosso sul mare, di Afionas e la sua sottostante spiaggia di Agios Georgos.  Lo conosciamo da tanti anni, ancora prima di iniziare a scrivere per il nostro sito. Una delle migliori amiche di Katerina ha un’albergo di famiglia ad Agios Georgios e per noi questa era la spiaggia di casa a Corfù. Una spiaggia non organizzata, ma sabbiosa, lunghissima, pulitissima e sempre tranquilla anche in pieno agosto. Amata dai locali, non troppo costruita. Un gioiellino insomma. E poi la vista che si gode da Afionas è pazzesca. E poi siamo vicinissimi a quella che è una delle vere meraviglie dell’isola, la spiaggia gemella di Porto Timoni.

Cosa vedere a Corfù: La parte sud

Dopo la tranquillità e il relax e i tramonti di Afionas, uno avrà voglia di tornare in centro per vedere un pò di facce nuove e provare qualche nuovo ristorante. Noi però proseguiamo ancora e andiamo alla scoperta della costa sud di Corfù.
Questo tratto di costa, soprattutto, è il regno dei resort da spiaggia di Moraitika, Boukari (dove tutti, ma proprio tutti i locali vengono per mangiare pesce!), posti favolosi per staccare la spina, tra taverne, canneti e micro porticcioli. È una parte di Corfù tranquilla, senza pretese, a volte dimenticata e perciò dannatamente interessante e malinconica.

Nel profondissimo sud dell'isola c'è poi il villaggio di Kavos, dove si concentrano per la maggioranza inglesi e dove c'è molta vita notturna: la sua famosa "strip" non sarà quella di Las Vegas ma fara divertire tutti i ragazzi che decideranno di darle credito per le loro vacanze in Grecia all'insegna della nightlife più selvaggia e scateneta. Si tratta di una località che fa concorrenza a Laganas a Zante e che mette Corfù come destinazione perfetta tra le isole greche per giovani

Secondo Grecia Mia, infine, tra le cose migliori da vedere nella parte sud di Corfù c’è l’autentica cittadina di Lefkimmi, la punta estrema dell’isola. Un paesino delizioso, con il suo pittoresco canale, i suoi ponti, e una tranquilla ma intatta vita di tutti i giorni, che più greca non si può.

Anche a livello di spiagge la parte sud di Corfù non scherza mica. Qui c’è la mitica Issos, la spiaggia delle dune che sembra sia l'antipasto del deserto del Sahara, la selvaggia Chalikounas Beach, la remota Agios Gordis sud, ultimo lembo di libertà.

Corfù villaggi
Agios Gordios

Cosa vedere a Corfù tra Paleokastritsa e la costa ionica

C’è poi un piccolo mondo a sè, che abbiamo lasciato per ultimo perché è quelli che tutti vogliono e la pazienza (in questo caso di leggere) è la virtù dei forti.

Mettendo gli occhi fissi verso il Mar Ionio, Paleokastritsa è la località più in evidenza di tutta Corfù. Si può dire a ragione, dato che qui la natura prende il sopravvento, e disegna una successione altamente spettacolare di oliveti, cipressi, piccole baie e monti che gurdano il mare, lo sfidano ma poi decidono di abbracciarlo. Su quei monti dove si trova Lakones, un paesino che dovrete visitare almeno per un sorso di rigenerante kafè elleniko. Paleokastritsa è decisamente turistica, ci arrivano pullman per una visita di un giorno, ci abitano in non troppi, la sera è sempre quieta e rilassante, quando i gitanti tornano nei loro resort.

Per godere di una vista mozzafiato sullo Ionio e per scattare foto di prim'ordine, i una volta a Paleokastritsa bisogna per forza visitare il Monastero. Situato su una scenografica penisola rocciosa, questo luogo di culto ortodosso e bizantino è dedicato alla Vergine Maria ed ha una storia antichissima. Vi si accede solamente a piedi, visto che la strada per raggiungerlo è chiusa da una sbarra che concede accesso solo agli autorizzati. I dintorni del monastero sono circondati da rigogliosi ulivi e cipressi, mentre all'interno si trova un piccolo museo di icone bizantine, libri, reliquie e un frantoio tradizionale.

Su uno stretto sperone roccioso a più di 300 metri sul mare, Angelokastro fu costruito nel XIII secolo come punto di osservazione sul mare, sulla Grecia continentale e sull'entroterra di Corfù. L'avvicinamento ad Angelokastro è molto scenografico e si snoda attraverso macchie e cipressi fino a raggiungere questa fortificazione inespugnabile che riempie il suo piccolo podio roccioso e inonda i nostri cuori di euforia e un panorama ineguagliabile. Pochi sanno che questo insediameno, sotto i Veneziani fu la capitale ufficiale di Corfù e resistette a ben tre assedi. Purtroppo oltre le mura, non è rimasto molto della fortezza, se non la piccola chiesa dell'Arcangelo Michele, con affreschi del 1700.

Più a sud di Paleokastritsa, troviamo Pelakas che è una località che ci piace. Remota, pittorica: viene voglia di passeggiarla tutta, e per un pò va bene tenere il mare più lontano (anche se non è mai troppo lontano, la spiaggia di Glyfada è appena sotto il paese) e rifugiarsi quassù. Per rimanere invece sul mare, nella costa est di Corfù non mancano le località da esplorare: per vederle tutte davvero non basta una settimana di soggiorno. C'è Ermones, ad esempio, che è una bellissima zona da scegliere dove dormire, perchè centrale nella geografia dell'isola.

L'entroterra di Corfù

Infine, una nota doverosa per l’entroterra. Essendo Corfù così popolata, ci si rende conto che è veramente impossibile vedere tutti i paesini, la maggior parte di loro piccole comunità rurali tranquille e sonnolente, che se ne infischiano, amabilmente, della modernità e dello sviluppo turistico. Provare per credere a Doukades e Krini.