Olympos
OLYMPOS, TRA DRAGONI E SARACENI
Olympos non è solo un villaggio magnifico, bellissimo, ma anche la più grande attrazione di tutta la parte nord di Karpathos. È l’unico abitato di una certa importanza, con quasi 500 persone che vivono qui tutto l’anno, e l’erede di una lunga e millenaria storia, che parte da ben prima di Cristo. Volenti o nolenti, un viaggio a Karpathos senza passare di qui non sarebbe tale, questa è l’escursione principe che si fa una volta in vacanza sull’isola. Ne vale la pena? Eccome.
Possiamo catalogare Olympos come una cittadina, si certo, ma sarebbe certamente riduttivo. È molto di più ed è più corretto considerarla come un simbolo e un monito più che un semplice villaggio rurale e saraceno (qui Wikipedia ci ricorda chi erano), come la sua storia invece racconta. Nascosta in un territorio inaccessibile Olympos ha da sempre dovuto nascondersi per salvarsi dai pericoli in arrivo dal mare. E cavarsela da sola, piccola comunità isolata e autosufficiente che nemmeno con Pigadia voleva avere contatti. “Da qui veniamo e da qui ripartiremo“, è il messaggio che oggi sembra volerci comunicare Olympos. Guai a dimenticare la terra e guai a non respingere le invasioni.
APPARE DI COLPO, E COLPISCE
Olympos non è dunque un posto come gli altri, e non solo per la sua tosta storia. L’occhio vuole sempre la sua parte e la sua parte in questo caso è teatrale e drammaticamente scenica. Olympos è messa lì. Piazzata sul palco come se fosse letteralmente sospesa a cavallo tra sogno e la realtà. Basta già vederla apparire, appena posteggiata la macchina, per rendersene conto. Appare di scatto, aggrappata tra rocce affilate, nuvole, montagne e un mare increspato che le ruggisce poco sotto. Ci fossero i dragoni, sarebbe Mordor. Arrivare ad Olympos è vivere uno spettacolo onirico e possente. Non sorprende tutti la vogliano visitare. Essere qui è come essere usciti dalla saghe, scaraventati nell’oggi da qualche segreta piega del tempo. Cominciamo a conoscerla con le prime info pratiche.
COME RAGGIUNGERE OLYMBOS DA PIGADIA
Ci sono più opzioni per raggiungere Olympos, vediamo quelle utili per chiunque abiti ad Ammoupi oppure a Pigadia – qui la pagina dedicata – le due località dove generalmente abita la maggior parte dei turisti. La scelta più comoda, in entrambi i casi, è di certo quella di un mezzo proprio, percorrendo la strada di cui raccontiamo poco sotto.
Solo da Pigadia c’è anche il bus di Ktel Karpathos (attenzione, la corsa NON si effettua tutti i giorni, incredibile ma vero) oppure i caicchi turistici che dal molo di Pigadia salgono quotidianamente sino a Diafani. I turisti che sceglieranno Karpathos tramite i tour operator invece potranno salire a Olympos con i classici bus da gita giornaliera in partenza dal proprio hotel.
Per precisione trovi gli orari del bus nella pagina Come muoversi a Karpathos. Olympos si trova nella prima colonna e l’orario indicato segnala la partenza da Pigadia.
LA STRADA PER OLYMPOS È STATA TERMINATA SOLO NEL 2014
Olympos si trova a 42 km da Pigadia su una strada solo recentemente asfaltata e molto sinuosa. Prima, anch’essa era teatro di leggende. C’era chi sconsigliava il viaggio, c’era chi diceva solo di andarci in barca, c’era chi non aveva nemmeno idea Olympos esistesse. Era uno sterrato da quad, e prima ancora era solo un semplice sentiero. Oggi è una vera e propria statale, perfettamente asfaltata, realizzata con fondi comunitari e che si percorre senza difficoltà in circa 1 ora partendo da Pigadia. Passa accanto a spiagge famose come Apella e Kyra Panagia, raggiunge il villaggio contadino di Spoa, dove si trova un bivio che scende a Arkasa e Finiki, e prosegue nel selvaggio nord di Karpathos.
È il regno del vento e della solitudine, ma si può percorrere tranquillamente anche con un semplice scooter. Meglio se di cilindrata più potente del classico cinquantino perché altrimenti, tra andata e ritorno, non vi passerà più. Unica avvertenza: non ci sono benzinai lungo tutta la strada. Fare il pieno a Pigadia è obbligatorio!
OLYMPOS FA STORIA A SÈ
Olympos è sempre stata così isolata che con Pigadia e il sud di Karpathos non ha mai avuto nulla a che
fare. Un luogo unico. I suoi abitanti si vocifera non abbiano addirittura nessun grado di parentela con gli altri isolani. Sono fieri discendenti dei Dori, un’antica popolazione vissuta tremila anni fa. Ancora oggi nel dialetto locale se ne conservano moltissime parole che sono ancora parlate con soddisfazione. Ci si chiede se è vero che sia il nido d’aquila di Karpathos in cui il tempo si è fermato. E la risposta è si, per quanto sia possibile in questi anni essere fuori dal tempo e dalla modernità. Olympos, si è nascosta per secoli allo sguardo dei pirati e anche degli altri greci che abitavano nel sud di Karpathos. Il risultato è gente schiva, che non vorrebbe perdere se stessa ma per farlo sa che deve contaminarsi e farsi guardare, osservare, con il piglio dell’etnologo e il pragmatismo del commerciante. Come?
SHOPPING A OLYMPOS, TRA PACCOTTIGLIA E VERA ARTE
Dicono che sia un museo vivente a cielo aperto. È vero, molte donne amano vestirsi ancora con i vestiti tradizionali. Lo fanno per gusto, per vezzo e perché in fin dei conti è giusto così. Lo fanno anche per accontentare i tanti visitatori agostani, e cavolo se si sono organizzate nei lunghi mesi invernali. Le “sciure” di Olympos studiano italiano e sanno parlare perfettamente la nostra lingua. Tanto che non si può scacciare via la “sintetica” sensazione di essere finiti in una trappola per turisti: la via principale è un bazar un pò artefatto di boutique di ogni risma. Alcune vendono gli stessi noiosissimi souvenir e bigiotterie che si trovano un pò dovunque nelle isole greche, altre invece hanno un cipiglio più artistico, e non è raro imbattersi in pregevoli dipinti per soddisfare anche la voglia di uno shopping più di qualità. Tanto che ci siamo caduti (con piacere) pure noi e un acquerello di Olympos dipinto con maestria fa bello sfoggio di sè nell’ingresso di casa nostra a Genova.
LA BELLEZZA TROVA SEMPRE IL SUO SPAZIO
Olympos è quindi inevitabilmente double face. Può essere facile rimanere delusi. Ma è impossibile non restare affascinati dalla sua potenza iconica e architettonica. Nelle ore di calma, quando i turisti sono in spiaggia, salire quassù, e sentire il vento correre tra i vicoli, è magico.
Immagina, allora: imbattersi in austeri balconi dove il mare sembra accompagnare lo sguardo sino in America. Porte chiuse che nascondono chissà quale passato. Perdersi per ritrovarsi, uguali ma diversi nei panni di un greco di altri tempi. Arcaici, lontani, ma genuini e in questo caso senza doppie facce.
SUA ALTITUDINE OLYMPOS
Olympos si trova in alto rispetto al mare, a circa 310 metri di altezza. Sono pochi ma sembrano tanti visto l’ambiente severo in cui è inserita. Inutile a dirsi, la sera fa sempre freschetto, anche ad agosto, quando il meltemi ci ricorda che dopotutto, siamo sempre su un’isola greca. Meglio avere una felpa di riserva con sè.
COSA VEDERE A OLYMPOS?
Il villaggio in sè è ovviamente tutto quello che c’è da vedere a Olympos. I dintorni sono appannaggio della natura, c’è solo lei. Al massimo si può proseguire la gita (fatelo) sino al villaggio contadino di Avlona e poi giù sino al mare, per fare un tuffo nella spiaggia di Diafani, che è uno dei nostri luoghi preferiti a Karpathos. Diafani è deliziosa ma non perdiamo l’attenzione su Olympos. Ci sono un paio di chiese che si devono assolutamente vedere, che festeggiano il loro santo patrono a ferragosto, e poi la visita si ridurrà a un curiosare tra vicoli, piccoli negozi, caffè e ristoranti. Ci sono un paio di balconi che hanno una vista mare eclatante, cercateli, ma tanto si faranno trovare da soli, e l’idea di venire quassù in tempo per il tramonto/cena è ideale. La mattina ci sono sempre le visite organizzate dai Tour Operator e Olympos diventa sempre stretta e affollata. Scegliere il momento giusto per visitarla è importante. Chi ha il coraggio di svegliarsi in orari “cittadini” farebbe bene a scegliere la mattina presto. Gli altri, meglio quando tutti sono al mare. Anche in orario pranzo perché no, di taverne dove si mangia bene ce ne sono almeno una mezza dozzina.
TAVERNE E RISTORANTI AD OLYMPOS
Ce ne sono in quantità. Ci si potrebbe mettere su Tripadvisor e leggere tutte le recensioni, non pensiamo serva a tanto in realtà. Il livello delle trattorie di Olympos è piuttosto simile tra tutti, il consiglio è quello di trovarsi un tavolo e una vista che piacciono, e sedersi con fiducia. Ci sono una dozzina di taverne, alcune delle quali preparano il cibo di fronte a tutti lungo la caratteristica via principale. Spesso d’inverno sono chiuse, e alcune sono semplici bar dove i posti sono sempre riservati alle vecchiette del luogo intente a cucire souvenir all’uncinetto. Per un menu “tradizionale e tutto completo” preparatevi a spendere poco meno di €20 a testa.
LE NOSTRE SCELTE DI STUDIOS E ACCOMMODATION A OLYMPOS
Sono davvero in pochi a fermarsi a dormire a Olympos e sceglierla come base per la propria vacanza a Karpathos. Questa è una meta per una scampagnata più che una casa lontano da casa. La maggior parte di chi vuole vivere e assaporare per intero la parte nord di Karpathos sceglie di abitare a Diafani, e così consigliamo anche noi. Abbiamo infatti scelto i nostri studios e case vacanza proprio a Diafani, che tanto è a un tiro di schioppo da Olympos. Sono solo circa 15 minuti e nemmeno 8km di auto, con il vantaggio (non da poco) di avere una spiaggia pronta al tuffo.