Milos, i luoghi di interesse
In giro per Milos, non ci si stanca mai
Luoghi di interesse a Milos ce ne sono un’infinità. Paesini, piccoli musei, mulini, cave, animali selvatici e faraglioni, e chi più ne ha più ne metta. In questa pagina il focus sarà principalmente incentrato sui villaggi, perché il dubbio è sempre amletico ed è il primo a cui sarà necessario dare una risposta: una volta che si è deciso per Milos, dove andare? Sono almeno 4 i centri principali a cui dedicare più attenzione, e nello specifico, una pagina tutta dedicata a loro su Grecia Mia. Eccoli, i nostri moschettieri.
Sono tutti molto vicini tra loro, in realtà. Milos è un’isola che sebbene piuttosto grande in estensione, si sente piccola e si fa visitare velocemente. Se eliminiamo dalla lista la selvaggia parte est, tutto si concentra in pochi km e vedrete, è un concentrato di pura bellezza!
E TUTTI GLI ALTRI LUOGHI DI INTERESSE A MILOS?
La lista qui sopra è solo un assaggio, e molte località rimangono scoperte. Si tratta sia di località turistiche e altre che di turistico non hanno neanche l’ombra. Ma noi non facciamo distinzioni di sorta e le vogliamo raccontare tutte in questa pagina.
TRIOVASSALOS
Dove vive la maggioranza degli abitanti di Milos? Quelli che con i turisti ci lavorano, ma che non lascerebbero la loro isola nemmeno sotto tortura?
A Triovassalos, qualche tornante sopra Adamas, qualche tornante sotto Plaka.
Triovassolos è la Grecia più autentica, poche storie. In realtà non varrebbe nemmeno la pena di vederla, e tanti infatti non la notano nemmeno. Ma questo agglomerato disordinato di case disordinate, negozi di elettrodomestici, stradine, campi da calcio e vite vissute ci ricorda terribilmente la nostra Edessa, la nostra origine, lassù nella semisconosciuta Macedonia greca.
TRYPITI
Come Triovassalos, Trypiti. Solo che qui siamo pericolosamente sul confine tra cielo e terra. Trypiti è una sola strada, una salita verso Plaka, o una discesa verso Klima, se preferite. Di solito veniamo a Trypiti per vedere qualche partita di calcio nel nostro locale preferito, per una pizza d’asporto, per ricaricare le pile dopo una giornata in spiaggia.
ZEPHYRIA
Un villaggio interessante è senza dubbio Zephyria, la vecchia capitale al tempo della dominazione veneziana, oggi contadina e quasi dimenticata, se non per un popolare ristorante di carne, To Petrino.
Zephyria alla fine dei conti non chiede tanto, se non di essere attraversata, magari sulla strada per le vecchie miniere di zolfo di Paliorema, quelle si uno dei luoghi di interesse a Milos che non possono essere persi. Accontentatela, se siete curiosi.
EMBORIO
Emborio è, come spesso capita in Grecia, la fine del mondo, la fine dell’isola. Quando si incontra questo nome, si sa che oltre non è dato proseguire. Vale la pena raggiungere questa località così isolata per avere delle ottime viste su Plaka/Adamas, per il suo faro così iconico, e per una taverna amichevole e genuina, dove si mangia greco e bene, senza fronzoli e ovviamente ad appena un centimetro dal mare.
I VILLAGGI CON LE “SYRMATA“
La convivialità è un tema importante a Milos. Gli isolani amano la compagnia, le cene in famiglia, le grigliate di pesce con gli amici. E dato che generalmente non abitano in riva al mare, appena possono si trasferiscono nelle loro seconde case, le syrma.
Con le loro porte colorate di ogni colore dell’arcobaleno, l’accesso direttamente in acqua, queste sono diventate il simbolo stesso di Milos.
Le syrma sono un mondo speciale. Non si vendono con atto scritto, si paga infatti tra compratore/venditore e ci si fida sulla parola, a Milos si conoscono tutti tra loro. Forse non sapevate che ogni gruppo di syrma ha un corrispettivo vero e proprio, ci spieghiamo meglio: le syrma di Klima, appartengono in generale alle famiglie di Trypiti. Quelle di Mandrakia, alla gente di Plaka, e così via.
Oggi uno dei principali luoghi di interesse a Milos, le syrma all’inizio erano ovviamente in origine solo un ricovero invernale per le piccole barche dei pescatori. Spesso scavate direttamente nella roccia, sono datate all’inizio del ‘900, quando i locali avevano perso la paura delle invasioni piratesche dal mare, e sono attrezzate di tutto punto. Il piano superiore, all’inizio un semplice ambiente dove riposarsi dopo lunghissime sessioni di pesca, diventa negli anni una vera casa. Di solito un enorme materasso ricopre un intero soppalco, e poi si aggiunge tutto quello che serve per un weekend: frigo, tavolate, barbecue, giochi per i bimbi, canotti, canne da pesca, allegria.
Il più famoso di questo abitati è sicuramente Klima, ma anche Mandraki, Fyropotamos, e Fourkouvouni. Il nostro preferito? Il delizioso borgo di Agios Konstantinos.
LE MINIERE DI MILOS
La storia qui sarebbe lunga. Lunga come la storia di Milos potremmo dire. Quest’isola non sarebbe tale senza i progetti di scavo, senza dubbio uno dei più interessanti luoghi di interesse a Milos, che la caratterizzano così tanto. E che l’hanno aiutata a preservarsi poco turistica com’è. Negli anni infatti l’estrazione di minerali ha portato ricchezza e lavoro.. E allora, perchè dannarsi con i turisti? Un pò la stessa sorte accaduta a Nisyros, le cui miniere sono gestite tra l’altro dalla stessa ditta che si occupa del progetto anche a Milos.
L’azienda, Mining Greece, così racconta sul proprio sito: ” l’attività mineraria a Milos ha avuto inizio nei tempi preistorici e continua fino ad oggi, con lo sfruttamento degli stessi minerali e molte volte delle stesse miniere. Ci sono circa 200 miniere intorno a Milos. Oggi, il 90% della produzione è nelle mani delle sette grandi aziende attive nel settore e di un numero uguale di società più piccole. Essi principalmente lavorano kaolinite, bentonite, perlite, silicati e pozzolana. C’è anche un certo numero di soggetti che conducono attività minerarie stagionali o più sistematiche di prodotti che di solito vendono ad altre grandi aziende. L’area totale delle locazioni possedute o affittate da queste 7 aziende non supera il 9% della superficie totale dell’isola. I depositi di queste aree, con i tassi di produzione attuali, sono adeguati per i prossimi 50 anni, come dimostrano i dati dello studio di pianificazione speciale che si è svolto nel 1993.”