Sougia
A Sougia osando un appuntamento al buio
La prima volta che siamo stati a Sougia, sonnolenti villaggio di ex campeggiatori nel profondo meridione di Creta, abbiamo deciso che sarebbe dovuto essere un blind-date.
Senza informarci su che posto fosse, senza sapere perché abbia addirittura meritato di essere una fermata del traghetto che collega Paleochora a Chora Sfakion. È un piccolo vezzo: generalmente non raccogliamo informazioni su dove non siamo ancora stati.
Ci piace avere un sacco chiuso di posti ignoti e che ci sorprenderanno al momento giusto. Quindi ecco Sougia senza nemmeno guardarne su Google due foto, o leggere due righe nelle solite guide di viaggio. Insomma senza nessun aspettativa se non quella di andare in un posto un po’ fuori dal mondo.
Mai idea fu più azzeccata! Vi lascio immaginare l’euforia al traghetto, nel vedere le sue bianche casupole adagiate in fila ordinata lungo una spiaggia infinita. Vederla apparire al fondo di una valle dopo aver costeggiato un regno di aquile e scogliere inaccessibili all’uomo.
CERCARE IL SENSO DELLA VITA IN UN POSTO COSÌ?
Siamo stati a Sougia durante un viaggio itinerante che ci ha fatto molto riflettere, su quali siano i nostri luoghi preferiti in Grecia e su cosa andiamo cercando dalla nostra vita, dal nostro progetto Grecia Mia. Su e giù (o meglio a est e ovest…) per la costa meridionale di Creta. A fare amicizia con i marinai di ANENDYK e delle loro due navi. Lasciare le borse per 3 ore al porto di Agia Roumeli e mangiare agnello con patate alla Taverna Paralia. Poi un’ora di traghetto tra sonno e pensieri e si arriva a Sougia, in cerca di qualcosa, appunto.
Quello che io e Katerina vogliamo è trovare l’armonia senza tempo della Grecia profonda, dove sentirsi famiglia con noi stessi e con la comunità locale. Sougia si inserisce come un guanto in questa ricerca. È come se fosse quella canzone di Vasco: io e te, a crescere dei bambini, avere dei vicini. Una cittadina tranquilla, una spiaggia, un lungomare dove lasciar giocare i piccoli nelle sere d’estate mentre si chiacchiera con gli amici, seduti sul muretto. Dare pure le spalle alla sabbia, che tanto le onde fanno da sottofondo alle nostre conversazioni!
COSA FARE A SOUGIA. O MEGLIO… COSA NON FARE
Sougia è remota, lontana dalla massa ma soprattutto lontana dai desideri della massa. Il mondo moderno si è dimenticato di Sougia, forse perché non si sono mai incontrati, ormai va tutto così veloce che è naturale qualcuno rimanga più indietro. Sougia non ha nessuna trama, nessuna brama. Nessuna rivendicazione, nessuna politica. Nessuno sport, nessuna intellettualità. A Sougia non c’è niente da fare se non fare niente, sdraiati sulla spiaggia. Non è eccezionale?
Se non lo fosse, altre idee. Si può anche venirci per passeggiare, specie fuori stagione, quando il sole è gentile e scalda i muscoli proprio il giusto per tenere reattivi i polpacci. Allora si può andare alla ricerca dell’antica Lissos, con una gita di circa 3 ore e che è un’esperienza da non perdere, magari proseguendo sino a Paleochora, dove fermarsi la notte. Poi tornare indietro con il traghetto o proseguire, magari sino ad Elafonisi. Non prima di aver fatto il bagno a Lissos Beach, invece, poco sotto, che è meravigliosa. Ci si può anche arrivare in taxi boat, tranquilli pigroni. Solo per €4 a testa.